Guida completa per migliorare il posizionamento Google del tuo sito web

6 Luglio 2023
Francesco Ragusa

Aver un buon posizionamento Google è fondamentale per acquisire traffico per il tuo sito web dal motore di ricerca più utilizzato al mondo.

Non saperlo sfruttare al meglio significa perdere l’opportunità di numerose conversioni.

È quindi essenziale prendere degli accorgimenti per poter posizionare al meglio il proprio sito web.

In poche parole…

Ci sono delle tecniche che ti permettono di migliorare il ranking e scalare la SERP e far sì che gli utenti vedano la pagina del tuo sito web tra i primi risultati di ricerca.

Aumentando così il traffico del tuo sito web e la probabilità di conversioni!

Lo sanno tutti ormai.

Nessuno ha tempo, e voglia, di sfogliare tutte le pagine di ricerca che ti offre Google e di conseguenza i risultati che appaiono nella prima pagina di ricerca sono quelli con maggior successo.

È un ragionamento semplice quanto essenziale in una buona strategia di Marketing digitale.

Quindi, basta chiacchere.

Ora voglio spiegarti come potrai ottenere il miglior posizionamento Google per il tuo sito web.

Partiamo!

Come funziona il posizionamento su Google?

Conoscere il funzionamento di come Google posiziona le pagine del tuo sito web è la base di partenza per ottenere dei buoni risultati nella classifica della SERP.

È vero che Google utilizza degli algoritmi a noi sconosciuti, per posizionare le pagine web, ma è anche vero che “premia” con un posizionamento più alto tutti quei siti e pagine web maggiormente ottimizzati.

L’obiettivo primario di Google infatti è dare all’utente esattamente ciò che cerca nel minor tempo possibile.

In sostanza per Google è essenziale che l’utente abbia un’ottima esperienza navigando nel suo motore di ricerca.

google

Ma come funziona tutto questo meccanismo?

In poche parole Google scansiona, utilizzando dei software chiamati web crawler, ogni singola pagina che viene caricata o aggiornata nel mare del web e la memorizza, con una logica, all’interno di un enorme database.

Immaginati una libreria gigantesca.

A questo punto Google propone, ad ogni ricerca di ogni singolo utente, diverse pagine di questa immensa libreria tenendo conto sia dei suoi algoritmi (a noi sconosciuti) ma tiene anche conto di tantissimi fattori di ranking.

Questi fattori rappresentano delle attività di ottimizzazione per i motori di ricerca per migliorare appunto il tuo posizionamento, la SEO (Search Engine Optimization).

E questi fattori di ranking sono controllabili da noi!

A tal proposito ti consiglio di approfondire l’ottimizzazione per i motori di ricerca nella nostra guida SEO.

Ma ora andiamo avanti.

Nozioni base relative al posizionamento Google

Prima di proseguire nel vivo di questa guida vorrei fare un po’ di chiarezza su alcuni termini che vengono utilizzati quando si parla del posizionamento su Google.

Indicizzazione

Lo sapevi che esiste una differenza tra posizionamento ed indicizzazione?

Si perchè spesso vengono utilizzati come sinonimi, ma non hanno affatto lo stesso significato.

Quando vai online con il tuo sito Google scansiona ed analizza ogni pagina con programmi detti crawler, per poi andarli ad indicizzare all’interno di un enorme data center.

In questa fase Google analizza ogni singolo elemento delle pagine web: immagini, contenuti, file, video e tanto altro, per capire l’argomento della pagina.

Il tutto avviene in modo automatico e gratuito.

Per sapere come indicizzare al meglio il tuo sito web su Google leggi la nostra guida.

Il posizionamento invece è la posizione nella SERP, più o meno alta, che le pagine del tuo sito ottengono dopo aver attraversato i processi di analisi di Google, nel momento in cui un utente effettua una ricerca.

In questa fase Google tiene conto sia dei suoi algoritmi ma anche del grado di ottimizzazione che tu stesso hai dato alle pagine del tuo sito web.

SERP

Quando parliamo di SERP intendiamo letteralmente “Search Engine Results Page” che, tradotto in italiano, significa “pagine dei risultati dei motori di ricerca”.

Si tratta quindi di tutte quelle pagine che vengono mostrate all’utente nel momento in cui effettua una ricerca nella barra di qualsiasi motore di ricerca.

pagine della serp di Google

Ad ogni ricerca, Google restituirà all’utente un numero di risultati basandosi su ciò che pensa abbia bisogno l’utente in quel momento.

I risultati mostrati all’utente sono in ordine di pertinenza ma anche di ottimizzazione.

Potrà restituire quindi poche pagine o anche decine di pagine contenenti centinaia di siti web.

È proprio questo il problema.

Nessuno, nemmeno tu, andrai alla pagina numero 10 dei risultati di ricerca ad esempio.

Anzi, già è tanto se un utente scrolla fino alla pagina 2.

Ecco perché è importante riuscire ad arrivare nella tanto agognata prima pagina della SERP.

È proprio in quella pagina che avrai maggiori possibilità di ricevere un click che può trasformarsi in conversione.

Classifica

Ok ma, quindi cosa posso fare per posizionarmi in alto nella classifica?

In poche parole, Google mostrerà tra i primi risultati della SERP le pagine di qualità più alta.

Quindi tutte quelle pagine più veloci, con maggior approfondimenti e che hanno espresso in maniera più chiara l’argomento di cui si parla.

Tutto questo perché Google vuole proporre le pagine migliori agli utenti.

Si, come ho già detto Google ha anche i suoi algoritmi, ma perché dovresti preoccuparti di una cosa che non conosci e che non puoi controllare?

Concentrati piuttosto su tutti quei fattori SEO determinanti che sei in grado di conoscere, approfondire e mettere in atto nel tuo sito web.

Quali sono?

Andiamo a vederli assieme.

Fattori di ranking per il posizionamento Google

Quando parliamo di fattori di ranking, o fattori SEO, indichiamo tutti quegli elementi utili ad ottenere un buon posizionamento nei risultati di ricerca della SERP.

Sarò ripetitivo.

È vero che Google utilizza degli algoritmi a noi sconosciuti e quindi non controllabili da noi.

Ma è anche vero che, in totale trasparenza, ci tiene aggiornati su tutti quegli elementi che Big Google tiene in considerazione per un buon posizionamento.

Nulla di segreto quindi.

Conoscere ed applicare questi fattori significa quindi saper gestire al meglio il proprio sito web per ottenere ottimi risultati nel posizionamento dei motori di ricerca.

Su questi fattori di ranking se ne sentono dire di tutti i colori.

Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza e vedere quali sono i principali a cui non puoi proprio rinunciare.

Velocità di caricamento e Core Web Vitals

Per Google è importante fornire subito le informazioni che l’utente cerca ma vuole anche garantire una buona esperienza nel sito web che sta per visitare.

Non so te, ma io quando un sito web non è fatto come si deve mi innervosisco ed esco dopo pochi secondi.

Per questo motivo la velocità di caricamento delle pagine del tuo sito web è uno dei fattori più importanti che Google prende in considerazione.

Questo perché le persone tendono ad abbandonare un sito che non carica rapidamente le proprie pagine.

Ecco perché Google penalizza i siti più lenti e anche quelli con minor tempo di permanenza.

caricamento pagina web

L’utente deve avere una buona esperienza di navigazione e fattore essenziale è la velocità di caricamento.

Che figura ci farebbe Google a posizionare ai primi posti della SERP un sito lento?

Per controllare la velocità del tuo sito web ti consiglio di utilizzare PageSpeed Insights.

Ma questo tool gratuito non fa solo questo.

È anche in grado di darti ottimi suggerimenti su come puoi ottimizzare al meglio il tuo sito web.

Ottimizzazione versione mobile

L’utilizzo del dispositivo mobile è sempre più diffuso e ormai la maggior parte di noi lo utilizza anche per navigare e fare acquisti.

Anzi, la maggior parte delle persone ricerca informazioni dal proprio smartphone accantonando l’utilizzo del computer.

Sempre più gente non sente la necessità di possedere un dispositivo fisso dal momento che ormai si può fare tutto direttamente dal cellulare o dal tablet.

Infatti, se ci fai caso, tutti hanno uno smartphone ma non tutti un computer.

Pubblicare un sito non ottimizzato per il mobile significa quindi perdere molti potenziali clienti.

Si perché se il tuo sito non è ottimizzato per il mobile l’utente dovrà perdere tempo per eseguire azioni aggiuntive per arrivare a ciò che cercava.

Come ingrandire la pagina, ad esempio.

Tutte azioni che non rendono la navigazione fluida e spingono l’utente ad abbandonare il sito.

Ti sarà sicuramente capitato.

E Google in questo è chiaro: l’utente deve poter avere un’esperienza di navigazione gratificante anche da mobile.

Ecco perché per Google è importantissimo che un sito web sia ottimizzato anche dal punto di vista mobile: per garantire una user experience ottimale.

Se vuoi sapere se il tuo sito web è ottimizzato per il mobile esegui il test di ottimizzazione.

Ok, ma come ottimizzare un sito web per il mobile?

Se non possiedi competenze tecniche o non ti affidi ad un programmatore per il tuo sito, ti consiglio di:

  • optare per un tema ottimizzato per il mobile: questo significa che le pagine del tuo sito web in automatico cambieranno la visualizzazione da fisso a mobile;
  • progetta un sito chiaro: gli utenti devono riuscire a trovare le informazioni principali in un colpo d’occhio anche dal piccolo schermo. Scegli quindi di mettere in home page e nel menù le voci più importanti più importanti per il tuo business;
  • progetta un sito facile da utilizzare: ogni utente deve riuscire in modo semplice e veloce a compiere le azioni per il quale si trova nel tuo sito. Quindi, se ad esempio parliamo di un e-commerce assicurati che la visione dei prodotti, il carrello e il check out siano azioni facili ed intuitive.

Esperienza utente

L’esperienza in una pagina web è il modo in cui l’utente interagisce con essa, al di là dei contenuti informativi che trova in essa.

La qualità dell’esperienza utente viene misurata da Google attraverso delle metriche come velocità di caricamento della pagina, facilità di interazione con la pagina e stabilità visiva della pagina, sia da fisso che da mobile, come detto poco fa.

Ma lascia che ti dica una cosa.

Google non dà priorità all’esperienza rispetto ai suoi contenuti.

Cosa significa?

Che Google mostrerà comunque agli utenti le pagine più pertinenti alla sua ricerca anche con un’esperienza mediocre.

Ma attenzione.

Perché quando Google trova più pagine con stessa pertinenza premierà le pagine in grado di offrire all’utente un’esperienza di navigazione migliore.

Questo accade perché Google misura la user experience anche dal tempo di permanenza dell’utente della pagina.

Ti spiego meglio.

Se Google nota che la maggior parte degli utenti esce dopo pochi secondi o minuti da quella pagina web significa che, per quanto il sito sia performante, non fornisce contenuti di così alto valore.

E per Google i contenuti di alto livello sono la cosa più importante in assoluto perché ricordiamoci che la sua mission è proprio quella di diffondere informazione in tutto il mondo.

Robot.txt e sitemap

Il file robot.txt e la mappa del sito sono necessari per poter far scansionare ed indicizzare nel modo più corretto il tuo sito dai crawler di Google.

In poche parole.

La sitemap contiene tutte le pagine del tuo sito web che saranno indicizzate grazie al file robot.txt che dirà ai crawler con quali URL può procedere o meno.

In pratica il file robot.txt viene utilizzato per gestire il traffico dei crawler per non sovraccaricare il tuo sito o per evitare che il crawler di Google scansioni pagine non importanti del tuo sito.

Ma attenzione.

Se la tua pagina web è bloccata da un file robot.txt sarà comunque mostrata agli utenti ma escludendo immagini, video e altri contenuti non HTML che verranno esclusi.

Se vuoi rendere ben visibile la pagina dovrai eliminare la voce del file robot.txt.

Ma, se il tuo intento è quello di non mostrare quella pagina nei risultati di ricerca ci sono altri metodi per bloccare la visualizzazione.

Se vuoi quindi modificare la visibilità del tuo URL nei motori di ricerca non ti consiglio di modificare i file robot.txt, perché:

  • non tutti i crawler dei motori di ricerca supportano questo file;
  • se la tua pagina bloccata dai file robot.txt viene linkata da altre pagine potrebbe comunque essere indicizzata.

Questo è sicuramente un argomento più tecnico e ti consiglio quindi di approfondire come creare un file robot.txt.

Google MyBusiness per le attività locali

Google MyBusiness è un servizio per le attività che permette di gestire le informazioni che vengono visualizzate nella ricerca Google.

È uno strumento davvero importante soprattutto per le attività locali, che possono farsi trovare anche su Google Maps.

esempio di google my business

Il consiglio più importante che posso darti è quello di tenerlo costantemente aggiornato in modo che i tuoi potenziali clienti sappiano perfettamente come contattarti, quando e dove trovarti.

Pensaci.

Quanti clienti potresti perdere perché non lasci un tuo contatto telefonico o perchè non aggiorni gli orari corretti di apertura della tua attività?

Il servizio non prevede costi e potrai arricchire questo tuo biglietto da visita con foto, post, offerte e recensioni di altri clienti.

In questo modo, gli utenti che visitano questa tua piccola vetrina, potranno vedere come lavori e saranno molto più invogliati a contattare te rispetto ad altri tuoi competitor.

Non è una cosa da poco.

Sappiamo benissimo che nel business la prima impressione conta.

Come migliorare il posizionamento su Google di un sito

Ok, ho capito che per il posizionamento di Google è importante che il mio sito sia ottimizzato al meglio, ma…

Nel concreto, come posso migliorare il posizionamento su Google del mio sito web?

Ottimizzazione SEO

Mi ripeto.

La SEO (Search Engine Optimization) è l’insieme di tutte quelle pratiche al fine di migliorare il posizionamento del proprio sito web nei motori di ricerca.

Abbiamo capito che l’ottimizzazione interna del tuo sito e l’autorità che i tuoi contenuti hanno nel web sono parte fondamentale per un buon posizionamento.

Abbiamo quindi una SEO interna alle pagine web e una SEO esterna al sito che però va ad agire sull’autorevolezza del sito web stesso.

SEO

Ti spiego nel dettaglio.

  • Ottimizzazione SEO on site: ottimizzare on-site non significa solo creare dei contenuti di buona qualità ma dovrai farlo anche meglio dei tuoi competitors.

I tuoi contenuti dovranno quindi essere scritti in maniera autorevole, con linguaggio appropriato con approfondimenti delle tematiche di cui parli.

Si perchè Google non ha alcuna intenzione di mostrare nei primi risultati di ricerca un contenuto di poche righe che porterà l’utente ad uscire dalla pagina dopo pochi secondi.

In sintesi.

Per ottenere un buon posizionamento dovrai quindi creare dei contenuti massicci, includendo tematiche di cui parlano anche i tuoi competitors ma andando ad approfondire argomenti correlati che magari i tuoi competitors non trattano affatto.

Così facendo darai nuovi argomenti a Google che ti premierà con un buon posizionamento.

Ricordati anche di utilizzare un SEO title ed una meta description in linea con la tua parola chiave ma che sia anche attrattiva per i click degli utenti.

Ed infine, attenzione all’URL.

Brutto e controproducente lasciare l’URL lungo, illeggibile e impossibile da ricordare, modificalo quindi in modo che sia chiaro per l’utente e che possa anche essere ricordato.

Ma non solo.

Ottimizzare la SEO on site, come abbiamo già detto, significa anche avere delle pagine con una buona velocità di caricamento ed una buona user experience.

  • Ottimizzazione SEO off site: uno dei fattori di ranking più importanti in assoluto è l’autorevolezza che un sito possiede rispetto agli altri siti web.

Questa autorevolezza viene calcolata da Google anche in base al numero di link in entrata che possiede ogni pagina web.

Mi spiego meglio.

Più un sito viene linkato all’interno di altri siti più acquista autorevolezza perché Google capisce che quel sito è preso come voce autorevole da chi parla dello stesso argomento.

Il tuo sito web deve diventare uno dei punti di riferimento per chi parla dei tuoi stessi argomenti.

Ottenere un buon numero di backlink alle pagine è quindi fondamentale per ottenere un buon posizionamento nella SERP.

Ma attenzione.

Non conta solo il numero ma anche la qualità di questi link.

Mi spiego meglio.

I link devono provenire da pagine che a loro volta hanno un grado di autorevolezza elevato.

Non basta quindi ricevere un numero elevatissimo di link per aumentare la propria ottimizzazione SEO off site.

Ti do un consiglio, lascia perdere chi dice che basta fare numero.

Per capire come ottenere backlink di valore ti consiglio di approfondire nella nostra guida SEO link building.

Analisi dei competitor

Nell’enorme biblioteca di Google dovrai competere con decine o centinaia di siti web che parlano del tuo stesso argomento.

È quindi importante cercare di farti notare rispetto ai tuoi competitor.

Come posso fare?

Potrai farlo dando al tuo sito web un valore aggiunto rispetto a chi parla dei tuoi stessi argomenti.

Funziona così.

Gli utenti preferiranno il tuo sito, rispetto ad altri, perché tratta meglio determinati argomenti e con il tempo prenderanno te come punto di riferimento per quell’argomento.

analisi-competitors-google

Di conseguenza Google ti premierà con un buon posizionamento perché noterà l’ampiezza dei tuoi contenuti e un grado di soddisfazione più alto rispetto ad altri siti web.

Ecco perché è essenziale l’analisi dei competitors.

L’analisi dei competitor ti servirà quindi per capire cosa vuole davvero il tuo target di riferimento.

Per capirlo dovrai in primis effettuare una ricerca delle parole chiave con le quali intendi posizionarti.

Ma non solo.

Dovrai leggere ed analizzare gli articoli dei tuoi competitors per capire quali argomenti vanno a trattare.

Ok ma, quali sono i miei competitors?

I tuoi competitor sono proprio quei siti web che compaiono più di frequente nel momento in cui cerchi la parola chiave con la quale intendi posizionarti.

Ma attenzione.

A volte non vale la pena competere per quella determinata parola chiave.

Mi spiego meglio.

Se trovi migliaia di risultati per quella keyword non ti consiglio di posizionarti proprio per quella specifica.

La competizione alla scalata della SERP sarebbe troppo accesa e rischieresti di far una gran fatica per non rientrare mai nella prima pagina di Google.

A volte conviene posizionarsi per una parola chiave meno ricercata, più specifica, ma farlo al meglio.

Posizionarti per una nicchia più specifica ti consente di far meno fatica e non vanificare le fatiche fatte.

Strategia per le parole chiave

Ricercare la parola chiave adeguata con la quale posizionare la tua pagina web è ciò che farà la differenza.

Dico davvero.

Dovrai proprio chiederti: “con quale parola i miei potenziali clienti possono trovare i miei contenuti sul web?”

Non scegliere le parole chiave adeguate al tuo business ti penalizza in quanto non avrai centrato in pieno la richiesta della tua nicchia di riferimento.

Questo perché un buon posizionamento, ma non adatto alla tua nicchia, non ti farà convertire ed è quindi inutile.

È molto meglio ottenere meno visite ma con un tasso di conversion rate più elevato.

Lascia che ti dica una cosa.

Google ormai è analitico e riesce a capire l’argomento di cui parli.

Questo è di estrema importanza perché lo andrà a proporre comunque agli utenti, anche se non è stata digitata la parola chiave esatta.

Non serve a nulla riempire il tuo copy di parole chiave, anzi, il keyword stuffing è penalizzato da Google!

Quindi.

Una volta capito per quali parole chiave vuoi posizionarti dovrai creare un piano editoriale che comprenda tutti quegli argomenti correlati che possono interessare i tuoi utenti.

Quasi dimenticavo…

Se vuoi imparare a scrivere articoli da “prima pagina di Google” ti consiglio di approfondire leggendo la nostra guida al SEO copywriting.

Verifica del posizionamento su Google e monitoraggio traffico

Ok ottimo, abbiamo attuato tutte le strategie migliori per ottenere un buon posizionamento.

E ora?

Ora non ti resta che verificare il posizionamento del tuo sito web e monitorare il traffico di utenti verso le tue pagine.

Come fare?

Esiste uno strumento di enorme importanza se si vuol fare SEO seriamente, come un vero Marketer.

Sto parlando di Google Search Console.

Questo tool gratuito ti permette di analizzare il target, il numero di link in entrata e uscita, le parole chiave con le quali il tuo sito si sta posizionando.

Ma non solo.

Andandolo a collegare con Google Analytics, nella sezione analisi delle ricerche, avrai una dashboard nel quale potrai visualizzare:

  • i click totali;
  • impressioni totali;
  • CTR medio;
  • posizione media.

Per imparare al meglio l’utilizzo di questo tool ti consiglio di leggere la nostra guida a Google Search Console.

Quanto costa raggiungere la prima pagina su Google? E quanto tempo serve?

Non è così semplice.

Per arrivare nella prima pagina di Google non basta pagare, ma dovrai mettere in campo tutte quelle strategie tecniche viste fino ad ora.

costo posizionamento google

Infatti, per scalare la SERP, sarà necessario utilizzare strategie SEO unite a strategie di advertising.

Ma lascia che ti dica una cosa.

Utilizzare le Google Ads non è affatto obbligatorio.

Puntare sulla SEO significa però:

  • essere esperti, e questo comporta molto studio e molta pratica;
  • affidarsi ad un professionista del settore ma dovendo però utilizzare budget.

Ma voglio essere chiaro.

Utilizzare budget sia per la SEO che per gli annunci Google non saranno soldi sprecati, ma un vero investimento.

Potresti avere un ritorno economico davvero interessante per la tua azienda perché, comparire nella prima pagina di ricerca Google ti darà davvero tantissima visibilità e quindi una conversione potenzialmente molto alta.

Detto questo, è impossibile stabilire un prezzo unico per ogni settore e per ogni realtà.

Sì perchè Google funziona ad aste e quindi più un settore è competitivo e maggiore sarà il costo per click.

Ma ricorda una cosa: è vero che con la SEO potresti vedere i risultati in un medio-lungo periodo ma è l’unica tecnica che comunque ti permette un posizionamento più duraturo.

Senza tralasciare il fatto che più vai avanti, più ottimizzi il tuo sito e maggiore sarà la tua scalata nella SERP.

Ed è gratuita.

Il mio consiglio è quindi quello di non focalizzarti su quanto costa posizionarti nella prima pagina.

Valuta piuttosto quale può essere il tuo budget di partenza e dividilo tra SEO e Google ads a seconda di quali risultati vuoi ottenere dal tuo business.

E come sempre, ricordati di testare e ri-testare diverse alternative e capire quale può essere la migliore per il tuo business.

Conclusione

Eccoci alla fine di questa guida sul posizionamento Google.

Abbiamo visto che Google, oltre ai suoi algoritmi a noi sconosciuti e quindi non controllabili, tiene conto di diversi fattori di ranking per posizionare al meglio i siti web nella SERP.

Ricordati quindi di fare attenzione alla velocità di caricamento del tuo sito web perché andrà ad influire notevolmente l'esperienza di navigazione dell’utente.

Ma non solo.

Ricordati di costruire un contenuto utile e che valga la pena di essere letto!

Crea quindi un contenuto orientato alla parola chiave con la quale intendi posizionarti, ricco di nozioni e di approfondimenti per posizionarti al meglio come riferimento per i tuoi utenti.

Che non sono altro che tuoi potenziali clienti.

Infine ricorda di non investire il tuo intero budget in Google ads ma punta piuttosto in un equilibrio, tra SEO e Google ads, in funzione del tuo modello di business.

Ma prima di lasciarti vorrei darti gli ultimi consigli:

  1. iscriviti a marketers per rimanere sempre aggiornato sul mondo del marketing digitale ricevendo le nostre mail 20/80;
  2. accedi alla nostra community per farti contaminare.

A presto,

Francesco Ragusa
Direttore SEO, docente e Autore del corso WP Fundamentals e SEO Fundamentals. Creo ed ottimizzo siti web per la SEO da oltre 10 anni. Padre di 3 meravigliose figlie, nutro la mia conoscenza web spaziando dallo sviluppo alla gestione di campagne Google ADS.
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