vendere con l'email marketing

Come vendere con l’email marketing: 7 tecniche per aumentare i tuoi risultati

In questo articolo scoprirai 7 tecniche che ti aiuteranno a vendere con l’email marketing e sfruttare al massimo le potenzialità di questo incredibile strumento di funnel marketing.

Infatti, alla fine della lettura saprai come scrivere mail che i tuoi clienti non vedranno l’ora di leggere, e che ti aiuteranno a raggiungere i tuoi obiettivi economici.

Oltre a questo, otterrai anche un framework da seguire per condurre A/B test nelle tue campagne mail e migliorare di volta in volta i tuoi risultati.

Prima di cominciare, però, ci presentiamo.

Siamo Marketers, un gruppo di diverse aziende che anche grazie alle nostre strategie di email marketing abbiamo prodotto milioni di euro di fatturato, sia per noi che per i nostri clienti e aziende partner.

Le tecniche di email marketing che scoprirai in questo articolo sono infatti frutto dei test che abbiamo condotto sulla nostra newsletter 20/80.

Detto questo, possiamo cominciare.

Ci sei?

Si parte.

Prima di tutto, cosa intendiamo per tecniche di email marketing?

Semplice: piccoli cambi nei copy, nella struttura o nella grafica delle tue mail che possono portare risultati migliori alle tue campagne e che ti aiutano quindi a vendere con l’email marketing.

Per misurare il successo di una mail in genere ci concentriamo su due KPI (Key Performance Indicator) differenti: OR e CTR.

OR sta per Open Rate, ovvero la percentuale di utenti che aprono la mail rispetto a quelli che la ricevono.

CTR sta per Click Through Rate, ovvero la percentuale di utenti che hanno aperto la mail e che cliccano anche sui link presenti nella mail.

In Marketers, quando facciamo dei test per migliorare le nostre campagne e vendere con l’email marketing, non facciamo mai test casuali, ma cerchiamo sempre di tenere a mente queste due KPI.

Per ogni test, abbiamo seguito questo framework di lavoro di A/B testing (che potrai applicare anche alle tue campagne):

  1. analisi e formulazione di un’ipotesi (ad esempio, “Le cta di testo funzionano meglio di quelle inserite in un bottone?”)
  2. A/B testing dell’ipotesi, ovvero un test in cui confrontiamo una mail di controllo con una mail variante (in cui si modifica solo un elemento, come ad esempio le cta inserite in un bottone)
  3. Analisi dei risultati, in cui vediamo quale variabile ha portato più risultati.

Ah, un disclaimer: ricorda che questi test sono stati condotti sul nostro pubblico, quindi quello che funziona per noi potrebbe non funzionare al 100% sulla tua audience.

Prima di applicarli alle tue campagne, fai anche tu degli A/B test per scoprire cosa funziona davvero sui tuoi lettori.

In ogni caso, siamo sicuri che le tecniche che leggerai nelle prossime righe ti daranno moltissime idee e spunti da provare e testare, e ti aiuteranno a vendere con l’email marketing.

Vediamo la prima.

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Cambia il mittente della mail

Prova a pensarci.

Qual è la prima cosa che vedi nella tua casella mail oltre all’oggetto della mail?

Esatto, il mittente.

La scelta del mittente dovrebbe ricevere la stessa attenzione che di solito diamo all’oggetto della mail.

In Marketers abbiamo condotto questo test su 20/80, la nostra newsletter che in 5 minuti riassume tutte le notizie di digital marketing più importanti della settimana.

Questo test è nato da un problema: tanti degli iscritti a 20/80 non ricevono solo la nostra newsletter, ma anche tutte altre comunicazioni di Marketers.

Come differenziare le due comunicazioni?

Ecco cosa abbiamo pensato:

“Dato che le nostre mail di solito sono firmate “We are Marketers”, perché per 20/80 non testiamo altri mittenti?”

Alla fine, il mittente “20/80” è quello che ha portato i risultati migliori, sia contro “Marketers 20/80” che contro “20/80 by Marketers”.

esempio mittente

Il motivo? “20/80” sembra più chiaro e si differenzia meglio da quello di altre comunicazioni.

Il consiglio Marketers: se curi una newsletter, prova a confrontare i tassi di apertura di diversi mittenti con lo stesso oggetto, e porta avanti quello che genera risultati migliori.

Inserisci il nome del destinatario nell’oggetto (ma non sempre)

In un altro test che abbiamo fatto su 20/80, abbiamo testato lo stesso oggetto con due varianti: uno con e uno senza il nome del destinatario.

Abbiamo scoperto che chi riceve una mail con il proprio nome nell’oggetto ha una probabilità più alta di aprire la mail.

Ma perché usare il nome funziona?

Perché quando leggiamo il nostro nome da qualche parte ci sentiamo immediatamente presi in causa.

Questa tecnica ha solo un problema: se la usi sempre i lettori si stufano.

In Marketers abbiamo deciso di usarla solo quando abbiamo una comunicazione importante da inserire all’interno della mail (che vogliamo che leggano più persone possibili).

È perfetta proprio per chi vuole dare un boost alle campagne, e quindi vendere con l’email marketing.

Usa cta di testo

La call to action (letteralmente “chiamata all’azione”), o cta, è forse la parte più importante di ogni tua comunicazione mail.

Più click ricevi sulla cta, migliore sarà il CTR.

La cta può portare ad un articolo, una landing page, un freebie o qualsiasi altro step della tua strategia di marketing.

Di solito, la cta può essere di testo (es. “clicca qui”) o inserita in un bottone colorato immediatamente sotto il copy della mail.

Quale delle due funziona di più?

In 20/80, le cta di testo funzionano meglio di quelle con bottone.

esempio cta

Ma perché?

Forse sembrano meno promozionali e più naturali rispetto a quelle inserite nei bottoni, e quindi i lettori sono più spinti a cliccarci sopra. Se vuoi vendere con l’email marketing, prova a usare cta di testo.

Usa le ads per ricordare agli utenti di leggere la mail

Sarà capitato anche a te.

Vedi una mail che ti interessa, pensi “la leggerò più tardi”, e poi te ne dimentichi.

Risultato: OR abbassato. Se vogliamo vendere con l'email marketing, è un risultato pessimo.

In Marketers ci siamo chiesti come evitare questo problema senza essere troppo invadenti nelle caselle mail dei nostri lettori.

La risposta migliore sono le ads.

Molto spesso per aumentare l’OR di 20/80 abbiamo lanciato ads su Facebook e Instagram per ricordare agli iscritti alla newsletter di leggere la mail.

Queste ads hanno anche un altro vantaggio: creano l’abitudine nei lettori di leggere la mail sempre lo stesso giorno della settimana, e di aspettarle nelle settimane successive.

Usa le “tecniche stagionali”

È vero che le cta di colore rosso funzionano meglio per vendere con l'email marketing?

Una domanda così generica non può avere una risposta definitiva.

È vero, il rosso di solito attira più attenzione, ma potrebbe anche cozzare con la brand identity della tua azienda.

Prima di fare qualsiasi a/b test, è meglio dargli una logica ben precisa.

Se ad esempio facciamo lo stesso test sotto Natale, la scelta del colore rosso potrebbe essere giustificata.

Perché? Perché leghiamo il test a un trend del momento, al contesto e a un periodo stagionale.

Omar Bragantini, (lo puoi vedere nella foto qui sotto), ha condotto proprio questo test e ha scoperto che le cta rosse nel periodo natalizio portano effettivamente più risultati.
omar bragantini

Puoi leggere il caso studio completo e i risultati di Omar qui, all’interno della Community Privata Marketers, a cui puoi accedere con la Membership Marketers Pro (trovi tutti i dettagli qui).

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Il consiglio Marketers: il colore delle cta e del sito è solo una delle tecniche di email marketing che puoi usare durante le stagioni.

Ad esempio, sempre sotto Natale, potresti inviare una mail aggiorno per 24 giorni fino a Natale, creando una sorta di calendario dell’avvento.

In ogni mail ci potrebbe essere un contenuto, un freebie o un codice sconto da far usare ai tuoi utenti e che potrebbe aiutarti a vendere meglio con l’email marketing.

Sperimenta oggetti con angoli diversi

La tua audience potrebbe avere gusti diversi per quanto riguarda gli angoli degli oggetti.

I lettori di un magazine potrebbero preferire oggetti che puntino sulla curiosità, lettori più giovani potrebbero preferire oggetti più divertenti.

Anche qui, c’è solo un modo per capire cosa piace ai tuoi utenti: testare.

Con A-Letter Omar ha condotto proprio questo test, e ha scoperto che oggetti specifici su argomenti in trend performano meglio di quelli misteriosi sull’audience di A-letter.

Puoi leggere il post completo qui.

In 20/80 faremo lo stesso test con tre oggetti diversi:

uno che evidenzia di più il beneficio che si ottiene dalla lettura della mail, uno che punta più sulla curiosità, e uno che punti su una lista di tre argomenti contenuti nella newsletter.

Chiedi un doppio optin con una mail di conferma

Questo potrebbe essere un test futuro che faremo in 20/80.

Lo puoi vedere spesso in siti o app che hanno costi di gestione elevata per ogni utente. Facciamo un esempio con Mailchimp, un tool di email marketing per creare, gestire campagne e vendere. Se vuoi approfondire abbiamo realizzato proprio una guida su Mailchimp.

Quando ci iscriviamo, il sito ci avverte che ci è arrivata un’email di conferma:

email marketing mailchimp

Se la apriamo, vediamo che c’è una cta ben precisa, “Activate Account”:

email marketing mailchimp 02

Solo dopo questo click, il server di Mailchimp ci registra effettivamente nel suo database.

La tecnica del doppio optin serve ad avere un pubblico più coinvolto e selezionato, che usa effettivamente il prodotto che offriamo.

Il risvolto della medaglia? Avere un’audience più piccola.

Conclusione

In questo articolo abbiamo visto 7 tecniche che puoi testare da oggi per portare più risultati alle tue campagne e vendere con l’email marketing.

Il take-away da portarsi a casa è questo: continua testare idee diverse per trovare cosa piace di più alla tua audience e migliora di volta in volta le percentuali di OR e CTR delle tue mail.

Se sei un Copywriter o un Growth Hacker e l’argomento ti interessa, ti consigliamo di dare un’occhiata a Marketers Pro.

Con la membership, otterrai anche l’accesso alla Community Privata Marketers, dove condividiamo spesso tips di questo tipo e raccontiamo nel dettaglio i test che conduciamo nelle nostre campagne mail.

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