7 modi per aumentare l’open rate delle tue campagne email

26 Settembre 2023
Gianluca Saccavini

L’email marketing è uno dei modi più efficaci per veicolare vendite verso i tuoi prodotti.

Non ci credi?

Diverse ricerche hanno scoperto che il ritorno medio per le campagne di email marketing è di 38:1. Ovvero, per ogni dollaro investito, in media si ottiene un ritorno di 38.

Un dato che farebbe saltare dalla sedia ogni tipo di advertiser o social media manager.

Nel pratico, le campagne email si basano su un concetto piuttosto semplice: più aperture riesci ad ottenere, più profitti generi.

Ed è proprio qui che si nasconde un grosso problema di fondo.

Uno studio recente ha scoperto che l’open rate medio delle mail tra tutte le industrie nel 2021 è solo del 16,97%.

Questo significa che su 10.000 contatti acquisiti (che per molte imprese è già un ottimo traguardo) solo 1.697 persone poi aprono e leggono effettivamente le mail.

Perdere così tante possibili conversioni è davvero uno spreco che chiunque vorrebbe evitare.

Ma non ti preoccupare: sei nel posto giusto.

In Marketers negli anni abbiamo sviluppato diverse strategie per aggirare questo scoglio e aumentare l’open rate delle nostre campagne di email marketing, canale fondamentale in ogni strategia di funnel marketing che si rispetti.

In questo articolo condivideremo con te quelle hanno funzionato di più e prodotto più risultati.

Ci sei?

Partiamo.

Come aumentare l’open rate: i 7 consigli della Marketers Family

1) Fai una domanda

Gmail al momento conta oltre 1.8 miliardi di utenti. Non solo: il 61% dei giovani tra i 18-29 anni sceglie proprio Gmail come mail provider principale.

Per questo è importante capire come Google classifica le mail che ricevono i suoi utenti.

Ora, se hai una casella mail Google, saprai benissimo che il server le divide in tre box distinti: Principale, Social e Promozioni.

Per ogni azienda, la sfida principale è finire proprio nella casella Principale.

Come si fa?

Una strategia molto efficace è invitare periodicamente gli iscritti a rispondere alla mail.

Abbiamo applicato questa tecnica di recente alla mailing list di Giulia Calcaterra, nostra socia e partner:

screenshot mail giulia calcaterra

Ricevere risposte autentiche segnala a Google che i destinatari desiderano davvero leggere la nostra mail.

Il risultato?

Otteniamo una chance più alta di finire nel box Principale (e quindi ricevere più aperture).

Bonus tip: anche se nessuno risponde alla mail, fare domande comunica comunque ai lettori che siamo interessati a una conversazione con loro.

Questo nel lungo periodo fa salire la nostra credibilità e il livello di fiducia che i clienti hanno nei nostri confronti.

A questo punto è lecito chiedersi:

conta davvero solo il body copy?

Lo sappiamo, a volte può essere l’ultimo dei nostri pensieri.

C’è uno step precedente ancora più importante, e che spesso paralizza anche i più abili copywriter.

2) Scrivi almeno cinque oggetti diversi

È l’infausto compito di chi scrive la campagna mail.

Sa che deve trovare un oggetto epico, che agganci davvero l’utente e lo invogli a leggere, ma tutte le prime idee che gli vengono in mente sono inutilizzabili (o decisamente noiose).

Ti è mai capitato?

La soluzione è scrivere quanti più oggetti possibile, finché non trovi quello più efficace.

A volte basta scriverne quattro. Altre volte una decina.

L’importante è fare in modo che ogni oggetto che scrivi abbia un significato diverso.

Mi spiego meglio.

Se la tua prima idea di oggetto ha come target un beneficio specifico, prova a scriverne altri con un angolo diverso (per raccontare lo stesso beneficio) o che ne esprimano uno nuovo.

Prima o poi troverai quello giusto da usare nella campagna.

Questa tecnica funziona alla perfezione con il prossimo tip della lista, studiato apposta per invogliare gli utenti ad aprire tutte le tue comunicazioni mail.

3) Crea un senso di anticipazione per le tue mail

Questo è uno dei metodi più semplici (ma allo stesso tempo più potenti) che puoi usare per aumentare l’open rate delle tue campagne.

Perché funziona?

Semplice: se hai qualcosa che le persone vogliono, farle aspettare moltiplica per dieci il loro desiderio di averlo.

Alcuni marketers creano campagne ad hoc con l’obiettivo specifico di costruire anticipazione e fomo (“fear of missing out”, paura di perdersi qualcosa) all’interno di un flusso di mail (ne parliamo nel dettaglio in Copymastery).

Più semplicemente, puoi anche concludere ogni mail che invii con un pezzo di informazione che verrà completato soltanto nella mail successiva, come un puzzle che l’utente vorrà per forza completare.

In questo modo infatti farai leva sulla curiosità dei lettori, che la prossima volta saranno più disposti ad aprire la tua mail.

4) Identifica la giusta frequenza d’invio per la tua target audience

È facile “stremare” una lista di contatti nella speranza di ottenere più visualizzazioni al sito o alla sales page.

Ma inviare troppe mail ha un effetto controproducente: le persone sanno cosa aspettarsi, si stufano e non aprono più le mail (o peggio ancora, si disiscrivono).

A lungo andare, questo porta a una lista di contatti inutilizzabile.

Qui è importante ricordarsi il nostro obiettivo principale: aumentare l’open rate delle campagne.

In questo caso, “di più” non è mai la risposta giusta.

Ma non c’è nemmeno una frequenza standard applicabile a tutti i casi e in qualsiasi contesto.

Abbiamo solo una certezza: la tua audience ha sicuramente un rate ideale di consumo di contenuti.

Potrebbe volere aggiornamenti giornalieri, settimanali o mensili.

Sta a te fare diversi test e capire cosa funziona meglio.

Noi per 20/80 (la nostra newsletter gratuita con tutte le migliori notizie di business e marketing settimanali), abbiamo scoperto che un invio a settimana produce i risultati più efficaci. Una volta fatta questa scoperta, non abbiamo più cambiato frequenza.

La frequenza però non basta.

È parte di un’equazione più complessa, che comprende anche il giorno e l‘ora di invio.

5) Invia la mail al momento giusto

Moltissime agenzie di analisi dati si sono scervellate per capire qual è il giorno o l’ora migliore inviare una campagna mail.

La verità è che, anche in questo caso, ogni audience e ogni settore giocano a regole diverse.

L’unica soluzione è testare il più possibile: invia le tue mail in giornate diverse e ad orari diversi.

Prima o poi troverai la combinazione che funziona meglio sulla tua lista.

Dopo averla trovata, cerca di rispettarla sempre, in modo costante.

Gli open rate infatti aumentano nel tempo se le persone si abituano a ricevere la tua mail in uno specifico momento della giornata.

Inizieranno ad attenderla con ansia nella casella mail. Soprattutto se segui anche il prossimo consiglio della lista.

6) Non inviare email che nemmeno tu vorresti ricevere

Parliamoci chiaro: la strada più facile per distruggere gli open rate delle tue campagne è inviare una serie di mail scarse e di poco valore.

Ma è vero anche il contrario: la strada più facile per aumentare gli open rate delle tue campagne è inviare solo mail che tutti vogliono leggere.

Pensaci bene:

scommettiamo che anche tu sei iscritto a una newsletter che ricevi ogni settimana e che cerchi nella tua casella perché non vedi l’ora di leggerla.

Ecco, il valore che devi fornire ai tuoi utenti con le tue campagne deve essere lo stesso.

7) Segmenta la tua lista

Implementare la segmentazione nella tua strategia di email marketing può aumentare gli open rate delle tue mail del 203%. Sì, è un risultato spaventoso.

Perché accade?

Facile: segmentare la tua lista significa rendere le tue comunicazioni ancora più specifiche e accattivanti rispetto ai diversi interessi della tua audience.

Questi tipi di campagna parlano meglio al cuore delle persone e quindi generano open rate (e vendite) decisamente più alti.

Ecco perché è fondamentale sapere da dove le persone si sono iscritte alla tua lista, se hanno acquistato o no un determinato prodotto, o magari se appartengono a un certo gruppo d’età.

Una volta raccolti questi dati, puoi targetizzare i tuoi iscritti con contenuti creati ad hoc per i diversi segmenti e far schizzare alle stelle l’open rate delle tue mail.

Fidati, rimarrai stupito dei risultati.

Conclusione

Con quest’ultimo tip abbiamo finito la nostra lista.

In questo articolo abbiamo visto 7 modi per aumentare l’open rate delle tue email (che non dipendono solo dagli oggetti delle tue campagne).

Speriamo davvero ti sia stato utile.

A questo punto, ti consigliamo di provare a implementare le strategie nelle tue prossime campagne email e capire cosa funziona meglio sul tuo pubblico target 🙂

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