Cyber Security: come creare un business di successo in questo settore (le strategie delle migliori aziende)

28 Novembre 2023
Marketers

Hai mai sentito parlare di Nobody?

Raoul Chiesa, in arte Nobody, è stato uno dei più famosi hacker italiani degli anni Ottanta. I suoi attacchi hanno portato all’occhio del grande pubblico gli enormi problemi legati alla Cybersecurity che avevano istituzioni militari, finanziarie e governative.

Le sue imprese, però, non fecero danni. Anzi, determinarono l’avvio della legislazione italiana in materia di Cybersicurezza.

Oggi, nel 2022, la cybersecurity è una faccenda sempre più seria.

Nonostante siano passati più di 25 anni dalle avventure di Raoul Chiesa, la Cyber Security sta creando un clima di incertezza e di ansia, soprattutto tra le imprese e tra chi, come noi, lavora online.

Essere sempre connessi ha cambiato il modo in cui lavoriamo e viviamo, ma ha anche aggiunto un nuovo elemento di cui ci dobbiamo preoccupare: i nostri dati.

Lo stesso discorso vale per le aziende, a cui ricevere una violazione di dati costa grosso: in media 4,24 milioni di dollari, secondo l’ultimo report di IBM, il Cost of a Data Breach Report 2021.

Potrebbe sembrare poco per aziende di grosse dimensioni, vero? Ma c’è un altro dato da tenere a mente: sono le PMI ad essere le realtà più sotto attacco. Infatti, secondo i dati Acronis, nei primi sei mesi del 2021, 4 imprese su 5 sono state oggetti di minacce informatiche.

Ma come sappiamo, per ogni nuovo problema nascono anche nuove opportunità di business. Ed è proprio di questo che parleremo in questo Marketers Insight.

Nelle prossime righe, infatti, analizzeremo nel dettaglio alcune delle più efficaci strategie messe in campo dalle aziende che hanno raggiunto il successo nel settore della Cyber Security.

Scoprirai anche quali sono i fattori differenzianti e le opportunità per nuove idee imprenditoriali analizzando i trend di mercato.

Ci sei? Partiamo.

La rotta fin qui

Hai mai pensato che navigare su internet potesse nascondere insidie e pericoli?

Beh, dovresti iniziare a farlo.

La verità è questa: essere sempre connessi incrementa in misura più che proporzionale le minacce a cui siamo sottoposti. Soprattutto quando siamo sempre più spinti a condividere i nostri dati con piattaforme e siti web.

Ma in passato la situazione era ben diversa.

I dati erano conservati in maniera fisica, su supporti cartacei o con registrazioni su nastri magnetici per cui, per impadronirsene, bisognava fotografarli o letteralmente rubarli.

Sembra assurdo pensarlo, vero?

C’è un momento che ha segnato il momento di passaggio tra un periodo storico e l'altro: era il 18 aprile 1967 quando l’ingegnere Willis Ware lanciò l’allarme per la prima volta.

Quel giorno fu un vero turn-around per l’intera umanità. Ware fece notare che poter accedere ai propri dati ovunque ci si trovi era una grande opportunità, ma anche un grosso rischio.

Il problema? Le reti internet sono come un campo di battaglia e possono essere potenzialmente bucate da più fronti. Morale della favola: il “nemico” può intrufolarsi da qualche parte, anche senza che ce ne accorgiamo.

La soluzione? Adottare degli standard di sicurezza che riducessero il rischio al minimo.

Pertanto si è sviluppata una rincorsa continua di mezzi sempre più efficaci di protezione e tentativi di violarli, tra sicurezza e hacking.

Le storie che stai per leggere offrono alcuni spunti interessanti:

  • mostrare i danni che le iniziative di hacker possono causare alle aziende
  • come la Cyber Security può sventare gli attacchi informatici

I due esempi? Il caso Solar e Emotet.

Hacker 1 – Solar Winds 0. Palla al centro.

Il “caso Solar” è un massiccio attacco hacker avvenuto nel 2020, protrattosi per diversi mesi nella prima parte dell'anno, con effetti diffusi a livello globale.

In breve, l’attacco è stato condotto ai danni di una società di software, la Solar Winds, che ha aggirato i sistemi di autenticazione posti dall'azienda a tutela dell'accesso.

Gli hacker, pertanto, ingannate le difese, hanno inserito un “trojan” all'interno di Orion, un software di gestione delle reti prodotto da Solaris, diffusissimo in tutto il mondo.

Il “trojan” non è altro che un software utile e apparentemente sicuro che l’utente esegue di sua spontanea volontà. In questa maniera, si avvierà nello stesso tempo anche il malware.

In tal modo l'attacco si è esteso a tutti i clienti che avevano scaricato gli aggiornamenti periodici forniti dalle aziende utilizzatrici, per cui Solar è stata, di fatto, il vettore occulto per tale infezione.

Nei soli Stati Uniti, ha messo in crisi il sistema di sicurezza informatica dei dipartimenti del Tesoro, del Commercio, dell’Energia e della Sicurezza nazionale, violando anche il sistema di protezione del Pentagono e degli arsenali nucleari.

Sono stati infettati ben 17.000 clienti distribuiti in tutto il mondo, anche in Italia, tra i quali amministrazioni pubbliche, banche, assicurazioni, scuole e ospedali e perfino società di software come Microsoft, Fire Eye e VM Ware.

Ecco come da una piccola falla nella sicurezza di un’azienda si possono mettere in pericolo decine e decine di sistema di sicurezza informatici in tutto il mondo.

L’inizio del 2021 ha invece segnato un risultato straordinario in positivo che mostra come la Cyber Security possa essere di grande aiuto nel mondo moderno.

Infatti, attraverso una delle più grandi operazioni di polizia informatica di sempre, che ha coinvolto settore pubblico e privato e forze di polizia internazionali, è stato di fatto distrutto Emotet, uno dei malware più duraturi in circolazione.

Per rendere il senso del pericolo corso, basti pensare che nel 2019 Emotet è stato il quinto malware più diffuso al mondo e che, solo in Italia, ha colpito il 19,13% delle organizzazioni (rispetto al 5,33% di diffusione a livello globale).

Emotet prendeva il controllo occulto del computer infettato e riusciva a raccogliere indirizzi e-mail, nomi utente, password e dati bancari.

L'azione di contrasto, coordinata da Europol e da Eurojust, è riuscita a neutralizzare, contemporaneamente, centinaia di server di comando e di controllo Emotet, così come i backup di tali infrastrutture.

I dispositivi infettati sono ora collegati a infrastrutture controllate dalle forze dell'ordine, sottraendoli all'utilizzo da parte dei criminali informatici. In tal modo, il malware non può più diffondersi e si confida che la minaccia Emotet sia stata definitivamente stroncata.

Insomma, la nostra vita entra ogni giorno di più a contatto con la Cybersecurity, ma sembra quasi che non ce ne accorgiamo. Ciò potrebbe causare un uso improprio di smartphone, tablet e PC con conseguente perdita di dati.

È arrivato il momento di agire?

Continua a leggere il Marketers Insight e presto capirai quali sono le aziende più importanti del mercato, come si sono mosse per intercettare i bisogni delle persone e contrastare le continue minacce informatiche.

La bussola del mercato

Ormai tutta l'umanità è connessa.

Internet, in soli 4 anni (dal 1992 al 1996), ha raggiunto oltre 50 milioni di utenti (4 miliardi nel 2019). Il numero degli apparati connessi supera di 4 volte quello degli abitanti del pianeta.

Tuttavia, la percezione del rischio rimane bassa anche se le minacce informatiche sono all’ordine del giorno e la quantità di dati condivisi tramite internet diventa sempre più imponente.

Secondo uno studio dell’EY Global Information Security Survey, effettuato sul biennio 2018-19, il 65% delle aziende italiane aveva registrato almeno un incidente significativo, ma il 77% non disponeva ancora di un livello di sicurezza adeguato.

Negli ultimi 15 anni, c’è stato un incremento significativo dei cyber attacchi, raddoppiati dal 2006 ad oggi.

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Ma non è solo una questione in termini numerici. Anche il costo che ne deriva non è assolutamente da sottovalutare.

Il grafico sopra riportato è autoesplicativo: nel 2020 sono 136 gli attacchi informatici che hanno determinato perdite superiori al milione di euro.

I privati e le piccole e medie aziende (PMI) sono i soggetti più esposti al rischio proprio perché sono le categorie con meno preparazione specifica sulla sicurezza.

La buona notizia è che questo mercato sta conoscendo un’importante accelerazione negli ultimi tempi.

Secondo Fortune Business Insights, infatti, il settore della Cyber Security dovrebbe passare da un valore di 139 miliardi di dollari nel 2021 a 376 miliardi di dollari nel 2029.

Insomma, cifre che bisognerebbe tenere in considerazione se si è interessati ad un business in questo settore.

Nelle prossime righe andremo ad analizzare come le aziende di maggior successo stanno attualmente operando nel mercato della Cyber Security seguendo 3 trend:

  • B2B
  • B2C
  • Freelancing

Scopri i trend della Cyber Security da sfruttare per fare business in questo settore.

La Cybersecurity nel B2B

In questo periodo, si è rilevato l'incremento degli attacchi informatici, favoriti da un continuo affinamento delle tecniche da parte di hacker.

Come hanno reagito le imprese?

La presa di coscienza di ciò che si stava verificando, nonostante la crisi di PMI e delle startup in tutto il mondo, ha comunque avuto un impatto significativo sulla richiesta di soluzioni di sicurezza.

Ma dove investono principalmente le aziende più consapevoli? Le voci che hanno maggiormente attratto la spesa in Cyber Security riguardano:

  • la gestione dell'emergenza, in particolare le soluzioni di “endpoint security” per la protezione dei dispositivi connessi e quelle di “network & wireless security”, che riguardano la difesa dell'infrastruttura da accessi anomali;
  • le tecnologie riguardanti il cloud e i Big Data;
  • l'intelligenza artificiale (AI), utilizzata in ambito cyber security dal 47% delle aziende.

Vediamo come si sono mosse alcune delle più importanti realtà del settore per fronteggiare questi rischi.

  • CISCO

In un contesto in cui le violazioni dei dati diventano un costo insostenibile per le aziende, Cisco sta seguendo una strategia mirata per offrire una suite completa di prodotti ai propri clienti e partner.

Vediamo come hanno condotto la loro strategia di marketing.

Prima di tutto, hanno condotto una perfetta analisi del target, scoprendo le seguenti criticità:

  • le aziende sono spesso a corto di personale
  • non hanno le competenze adeguate per affrontare la questione della Cyber Security.

Anzi, ha fatto molto di più. Cisco è stata in grado di definire con estrema precisione la target audience:

  • Maschio di ceto medio
  • Età compresa tra 40 e 60
  • Dipendente in aziende IT

L’abilità di Cisco, nella persona del CEO Chuck Robbins, è stata quella di proporsi non più come un semplice partner commerciale, ma come un amico a cui chiedere consiglio quando si è in difficoltà.

Questo è un ottimo esempio di quello che in Marketers chiamiamo copywriting educazionale.

Si parte da un punto, il problema, e si arriva alla soluzione, il nostro prodotto o servizio. That’s it.

L’introduzione di una piattaforma come Visibility, dedicata alle operazioni di sicurezza, è stata una logica conseguenza di questa strategia.

Si tratta di un ambiente di lavoro comune per gli analisti SOC (Security Operation Center) che permette di rilevare le minacce, rispondere agli incidenti informatici e risolvere i rischi. Il tutto, integrando alcuni prodotti Cisco che, a detta della stessa azienda, non faranno altro che aumentare.

Secondo le ultime stime, circa l’80% dei clienti Cisco acquista 1 dei 4 prodotti più diffusi dell’azienda e, almeno un quarto di loro, acquista un altro prodotto di sicurezza aggiuntivo.

Quindi, dei 300.000 clienti di Cisco nel comparto cyber security, circa 11.000 di loro hanno acquistato almeno 3 prodotti riguardanti la sicurezza.

Ma qual è il modus operandi di Cisco?

In Cisco, il team di marketing opera all’interno di un rigoroso quadro di misurazione delle prestazioni di marketing.

In particolare, di Digital Marketing.

Vengono utilizzati KPI e informazioni per modificare contenuti, migliorare la strategia e ottimizzare il processo per garantire la migliore esperienza possibile ai clienti. Tutto ciò è possibile attraverso numerosi A/B test, ma anche tramite l’ascolto delle esigenze dei clienti.

Come? Chiamate a freddo, semplicemente chiedendo un feedback sui servizi ai loro clienti.

La SEO è diventata un altro tassello della strategia di Digital Marketing di Cisco.

Il punto di partenza dei clienti è la ricerca su Google.

Non sorprende, vero?

Cisco ha compreso che i loro contenuti non erano pienamente ottimizzati per la SEO, visto che le loro schede prodotti non intercettavano le parole chiave che gli utenti utilizzavano su Google.

Per questo motivo, fu necessario aggiornare le schede prodotto adottando un lavoro continuo di ricerca e aggiornamento.

Ecco perché le schede prodotto dei servizi di Cisco sono aggiornate con cadenza trimestrale per essere sempre pronte ad intercettare nuovi intenti di ricerca degli utenti.

Anche il Video Marketing rappresenta un tassello fondamentale della strategia di Digital Marketing di Cisco.

Qualche numero? Il canale YouTube di Cisco conta 300.000 iscritti e oltre 4.900 video caricati.

Innanzitutto, una best practice che Cisco ha utilizzato su YouTube è la creazione di Playlist in base al segmento di pubblico a cui si rivolgono. Ad esempio, c’è una playlist per gli Small Business, un’altra per il Networking, una per Data Center & Cloud e tante altre.

Si tratta del modo migliore per dividere gli argomenti in maniera tale che vengano trovati più facilmente possibile dagli utenti interessati.

Per ognuna di queste playlist vengono trattati degli argomenti ad hoc in base ai servizi di riferimento di quel target. Ad esempio, per gli Small Business c’è la “How-To Tech Guides” che permette ad ogni azienda di configurare passo dopo passo la propria rete VLAN, una VPN, un router, etc.

Sono circa 285 video solo in questa playlist.

Ecco perché Cisco non è solo un’azienda che offre servizi, ma è il punto di riferimento del settore e un mezzo di aggregazione che è stato in grado di ribaltare una serie di obiezioni tra cui:

  • La Cyber Security è solo per le aziende di grandi dimensioni
  • Non siamo pronti ad adottare misure di protezione dei dati in azienda
  • Il nostro personale non è adeguatamente preparato

Cosa “portiamo a casa” dall’esperienza di Cisco?

Cisco ha bisogno di educare il mercato.

Nonostante la Cyber Security sia un trend in crescita, solo il 40% delle aziende ha aumentato i budget per proteggersi dagli attacchi informatici, mentre il 19% li ha diminuiti.

Ecco perché le iniziative di Cisco Live e il canale YouTube dell’azienda rappresentano un’importante luogo in cui informarsi e diventare sempre più consapevoli.

Una volta raggiunto questo risultato, l’obiettivo di Cisco è offrire una soluzione quanto più completa possibile e che soddisfi le aspettative del cliente.

Ciò è possibile attraverso una costante analisi dell’utenza e allo sviluppo di prodotti semplici da utilizzare.

  • Fortinet

I criminali informatici utilizzano strumenti sofisticati e sempre più intelligenti per colpire le vulnerabilità dei business. Le aziende hanno bisogno di velocità e semplicità per combattere la criminalità informatica. FortiXDR è l'unica soluzione che sfrutta l'intelligenza artificiale per aiutare le aziende (anche con piccoli team) a tenere il passo con il panorama delle minacce attraverso pochi strumenti“.

Così si è espresso John Maddison, EVP e CMO di Fortinet. Certo, potrebbe essere un parere di parte, ma non limitiamoci solo a questo.

Fortinet è l'azienda che protegge le altre aziende. Le più grandi del mondo. Nel loro pacchetto clienti sono annoverate alcune delle più grandi aziende riportate da Fortune 500.

Lo scopo di quest’azienda è quello di offrire prodotti per la protezione avanzata della rete, del suo contenuto e per la sicurezza degli accessi.

Insomma, si occupa di fornire software e dispositivi di sicurezza informatica come firewall, software antivirus, sistemi di prevenzione delle intrusioni.

Come si è mosso Fortinet per il lancio di FortiXDR?

Secondo Fortinet, le aziende si trovano di fronte ad un volume ingestibile di dati e informazioni che possono essere sottoposti ad attacco in qualsiasi momento.

I team dedicati alla sicurezza (quando presenti!) sono lasciati da soli nelle attività di risposta agli attacchi informatici. Ecco perché molte aziende mirano a consolidare le soluzioni di protezione dei propri dati per semplificare questo processo.

Fortinet ha intercettato questo bisogno e ha proposto FortiXDR “una piattaforma di rilevamento e risposta agli incidenti di sicurezza che raccoglie e correla automaticamente i dati da più prodotti di sicurezza”.

Insomma, un unico hub per gestire in modo intelligente e automatizzato soluzioni tradizionalmente isolate. Il funzionamento “pronto all'uso” di FortiXDR lo rende perfetto per la maggior parte delle aziende anche con poco personale.

Il nostro obiettivo è capire quali sono le strategie che l’azienda applica sul mercato per diventare la società numero 1 tra le appliance di sicurezza più vendute, con oltre 480.000 clienti che si affidano ai suoi servizi per proteggere il proprio business.

Come è stata possibile una crescita così repentina?

Fortinet aveva il desiderio di rafforzare i propri sforzi di marketing e aumentare la sua brand awareness. L’obiettivo: fare lead generation di contatti qualificati e proporre uno dei loro servizi di punta, il Fortinet Security Fabric.

Un servizio che nella sua versione base viene venduto al pubblico a 1266,55$.

Quest’ultimo non è altro che una soluzione unica per l’accesso e la gestione dell’intera sicurezza della rete tramite una semplice interfaccia.

Una delle campagne di Digital Marketing messe a punto dall’azienda era destinata a CIO, CTO e altri decisori delle principali aziende svedesi ed era così articolata:

  • Landing page con contenuto protetto, un rapporto su come prevenire l’hacking del tuo PC
  • Landing page con contenuto gratuito, video su soluzioni firewall e un modulo per prenotare una presentazione gratuita
  • Advertising su Linkedin e Facebook
  • Blog post pubblicato su Exclusive Network
  • Telemarketing con follow-up inbound

Il primo passo riguardava la campagna di inbound marketing con la realizzazione di set di banner per Facebook e Linkedin basati sul tema principale: la sicurezza informatica.

La campagna era rivolta a 2 tipi di target: un elenco ABM (Account Based Marketing) e lead completamente nuovi. Ecco perché sono state create le due landing page, una con il contenuto protetto e l’altra con il video gratuito e il modulo.

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Le landing page sono state collegate ad un sistema di Automation Marketing che acquisisse informazioni rilevanti sui lead che avessero scaricato il contenuto.

Entrambe le pagine di destinazioni erano integrate con Google Analytics in maniera tale da tracciare dati come numero di visitatori, tempo sul sito e frequenza di rimbalzo.

Completati questi passaggi, sono partite le ads su Facebook e Linkedin e un guest post su Exclusive Networks.

Il risultato?

Più di 2600 visitatori sulle landing page con oltre 60 lead generati.

Morale della favola?

Con FortiXDR il messaggio è chiaro: semplicità e automazione sono i padroni di questi nuovi strumenti di Cyber Security che devono sempre più accogliere l’impreparazione delle aziende in merito alle minacce informatiche.

Inoltre, una strategia di Digital Marketing segmentata e pensata “su misura” degli utenti consente alle aziende di raggiungere i risultati prefissati. Anzi, di superarli.

La Cybersecurity nel B2C

La Cyber Security, però, non è solo una questione riguardante le aziende, grandi o piccole che siano.

Riguarda tutti noi.

Quotidianamente navighiamo su internet, ci registriamo su siti web e piattaforme, cediamo dati ad aziende e agenzie. Ormai siamo completamente inibiti verso questi processi ed è sempre più difficile farci caso.

Tuttavia, secondo una ricerca di PwC, l'85% degli utenti desidera navigare in sicurezza quando è online. È una percentuale che è direttamente legata all’aumento della connettività e della disponibilità di informazioni sul web.

La continua ricerca di sicurezza online da parte degli utenti non può essere che una grande opportunità per fare business da parte di marketers e imprenditori.

Ad esempio, software antivirus oppure VPN sono tra le opzioni più apprezzate tra le persone che scelgono di muoversi sul web in totale sicurezza.

Ecco perché approcciare al mercato con idee innovative, semplici e finalizzate a soddisfare i bisogni delle persone può togliere importanti soddisfazioni e far nascere dei progetti ambiziosi.

Vediamone alcuni.

  • NordVPN

Era il 2012 e 4 amici di infanzia hanno avuto la bella idea di unirsi per dare vita a NordVPN, una startup che oggi macina milioni di dollari di fatturato.

La scintilla di NordVPN parte da un assunto di base: l’aumento di censura di internet, il controllo dei contenuti e la sorveglianza intrusiva da parte dei governi.

La soluzione? Uno strumento di sicurezza su internet che fosse facilmente accessibile a tutti.

Il primo passo fu quello di impostare il primo server VPN per sperimentarne l’efficacia condividendo il prototipo con i loro amici.

Da un piccolo progetto, oggi NordVPN gestisce più di 5.420 server distribuiti in 62 paesi e vanta oltre 170 programmatori, architetti della tecnologia dell'informazione, specialisti della sicurezza e consulenti internazionali.

Ah, un altro numero: 14 milioni di utenti in tutto il mondo.

La storia di NordVPN offre spunti interessanti su come lanciare e diffondere un prodotto nel mercato della Cybersecurity dedicato ai consumatori.

NordVPN, infatti, ha investito milioni di dollari in influencer marketing su YouTube al fine di promuovere il proprio brand e i suoi servizi.

Secondo il rapporto Social Intelligence Insights, sono stati estratti circa 8.800 video di YouTube che indicano una partnership con NordVPN. Solo in USA e Canada.

Inoltre, secondo SimilarWeb, NordVPN ha attirato 11,8 milioni di visite al sito web solo negli ultimi sei mesi. Con l’85,3% di traffico proveniente da YouTube.

Su cosa si basa la strategia marketing di NordVPN?

Analizzando il sito web dell’azienda, l’utente sarà accompagnato verso l’acquisto della sua prima VPN attraverso un percorso tracciato e semplice da capire.

Basta cliccare su “Ottieni NordVPN” per scegliere il piano migliore (il più conveniente viene anche mostrato in evidenza).

Il passo successivo? Il pagamento.

Tre semplici step per portare a casa un piano di 2 anni a soli 69,36 €.

Dal punto di vista del Marketer, invece, il sito di NordVPN è la perfetta rappresentazione di ciò che si dovrebbe fare per mandare alle stelle il Conversion Rate:

  • Avviso nella parte superiore dello schermo che il tuo IP non è protetto (Creazione del problema)
  • Header con offerta front-end e countdown in sovraimpressione (FOMO)
  • Rimborso garantito entro 30 giorni (Garanzia)
  • Brand con i quali NordVPN collabora (Autorevolezza)
  • Opinioni degli altri utenti e dei Creator come PewDiePie (Trust)

Cyber Security: come creare un business di successo in questo settore (le strategie delle migliori aziende) 3

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Una landing page perfetta, verrebbe da dire.

Per promuovere i propri servizi, il brand ha lanciato quasi esclusivamente campagne Limited Time Offer e con link diretto alla pagina di acquisto a cui si poteva accedere tramite la descrizione del video di YouTube.

Durante la campagna, alcuni Creator di spicco hanno prodotto contenuti rivolti principalmente ad un pubblico maschile interessato alla tecnologia.

Tutto ciò è avvenuto secondo l’assunto base che:

YouTube non solo intrattiene, ma educa.

NordVPN ha collaborato con Creator famosi, ciascuno dei quali intento ad attirare diversi target demografici interessati a contenuti tecnologici e che, molto probabilmente, avrebbero scaricato una VPN.

Ad esempio, Marcello Ascani, noto Youtuber con oltre 657.000 iscritti, cita NordVPN all’interno di un passaggio di un suo video in cui viaggia a Fuerteventura.

Il pubblico di Ascani è sicuramente un target interessato sempre a viaggiare e a spostarsi in giro per il mondo. Quando si viaggia è quanto mai rischioso collegarsi a WiFi pubbliche e la migliore soluzione a questa situazione è rivolgersi ad una VPN affidabile e a buon prezzo.

A chi si fa riferimento? Ovviamente a NordVPN e ad un’enorme offerta del 70% per i primi due anni e il primo mese gratis.

Ah, come dimenticarsi di un link affiliato per lo Youtuber del momento. Prendi nota.

Se Ascani realizza un breve cameo per NordVPN, Andrea Galeazzi gli dedica un video completo che ad oggi conta quasi 80.000 views e 375 commenti. Nel video viene descritto passo dopo passo quali sono le funzioni più importanti della VPN e come impostarla alla perfezione per proteggersi sul web.

In particolare, Andrea Galeazzi mostra come l’utilizzo di una VPN possa consentire di accedere alla Netflix statunitense in maniera tale da gustarti alcune serie TV che in Europa non arriveranno mai.

Anche in questo caso è associata un’offerta unica nel suo genere: NordVPN + Anti-Malware gratis per un mese e con uno sconto del 73%.

Ecco alcuni top influencer con i quali NordVPN ha collaborato:

  • PewDiePie (oltre 108 milioni di iscritti per 76 milioni di views)
  • TopTenz (più di 1.8 milioni di iscritti per 472mila views)
  • Mayuko (più di 384mila iscritti per 274mila views)

Quali sono stati i risultati raggiunti da NordVPN?

  • Oltre 000 conversioni in 30 giorni
  • Costo per acquisizione inferiore di 5-7 volte rispetto ad altri canali (Rete di ricerca e Display)
  • Aumento considerevole della brand awareness calcolato tramite un aumento del traffico di ricerca del marchio su Google.

La strategia di NordVPN conferma 2 cose.

Prima di tutto, che gli utenti sono sempre di più alla ricerca di contenuti di valore sul web e non di fredde “televendite”.

E poi, che i video sono lo strumento di marketing che tutte le aziende dovrebbero avere nel loro marketing mix.

La Cyber Security nel Freelancing

Capiamoci. Per avere un business nel settore della Cyber Security non è sempre necessario inventare il software migliore al mondo. Puoi anche usare le tue skill e competenze.

Il mondo sta cambiando.

Secondo una delle ultime ricerche negli Stati Uniti, entro il 2025 il 50% dei lavoratori saranno freelance. La tecnologia sta trasformando tutto, in particolare il modo in cui lavoriamo e pensiamo al lavoro.

Tutto ciò è evidente in quello che facciamo, dove lo facciamo, come lo facciamo e quando lo facciamo.

Adesso, è importante diventare consapevoli di questo: siamo fortunati.

Siamo fortunati perché stiamo assistendo, con le dovute proporzioni, ad un fenomeno molto simile alla rivoluzione industriale avvenuta nel Regno Unito tra il 1760 e il 1830.

Assistiamo ad un cambio di paradigma che include collaborazioni, connessioni, individualismo e specializzazione. Tutto ciò comporta di lavorare alle proprie condizioni diventando imprenditori e liberi professionisti.

Ecco perché il settore della Cyber Security potrebbe essere la piena espressione di questo trend in continua espansione.

Un mondo di freelance esperti al servizio delle aziende che mirano a proteggersi dagli attacchi informatici.

Sounds good?

Ma perché ti diciamo questo?

Il settore della Cyber Security è in espansione anche quando si tratta di occasioni di lavori, non solo in termini di progetti innovativi.

Spesso, quando si parla di marketing, le persone pensano ad e-mail marketing, advertising, copywriting, social media.

Tutto giusto.

La sicurezza informatica è probabilmente l’ultimo degli argomenti che potrebbe essere collegato al Digital Marketing.

Tuttavia, man mano che il marketing “colpisce” i dati dei clienti, questi ultimi sembrano essere sempre più preoccupati e consapevoli di ciò che potrebbe succedere.

Le aziende sono completamente impreparate ad affrontare possibili ripercussioni legali della propria lista e-mail. L’incapacità di affrontare il fenomeno della GDPR è emblematico.

Ecco perché la domanda di persone specializzate nel campo aumenta costantemente riscontrando una carenza di offerta pari al 58%.

A fine 2021, si stima che a livello globale ci fossero 3,5 milioni di posizioni non occupate in questo settore.

Insomma, numerose opportunità lavorative, ma poche persone specializzate e autorevoli.

Sarebbe il caso di iniziare ad esserlo? Ma come… come fare?

La discussione sulla trasparenza e sulla gestione dei dati si sta facendo sempre più pressante.

L’iniziativa dell’Unione Europea, in merito alla GDPR, è solo il primo passo per una maggiore tutela dell’utente prima che vengano messe in atto misure di più alto profilo in materia di sicurezza.

Ciò, però, non significa che bisogna rincorrere le leggi per agire.

Il compito di un freelance nel settore della Cyber Security, di un consulente, è di impegnarsi in modo proattivo con i propri clienti mostrando loro l’autorevolezza e l’intervento che richiedono. Per farlo, utilizza il Content Marketing.

Ci sono 2 obiettivi che devi raggiungere: creare autorevolezza ed educare il tuo pubblico per avere successo nel lungo periodo.

Per prima cosa, devi educare i tuoi clienti a pensare ad una miglior privacy e sicurezza, indipendentemente dal settore.

Devi porre il problema e fornire la soluzione. Ovvero, tu. Ricordi?

Si tratta di un’ottima opportunità per posizionarsi come leader nel settore. Sfrutta i tuoi canali social, cura i contenuti sul tuo sito web, partecipa a webinar, realizza post sul tuo blog oppure dei tutorial di base.

Abbraccia il potenziale dei social media per diffondere informazioni di valore per la tua target audience.

Marketing e sicurezza informatica non sono più due diversi rami dell’azienda. Talvolta, non sono neanche due figure professionali distinte. Scopriremo il perché nell’intervista esclusiva all’Avvocato del Digitale® delle prossime righe.

  • L’Avvocato del Digitale®

Quando si discute di GDPR e di freelancing in questo settore è impossibile non parlare di Alessandro Vercellotti, l’Avvocato del Digitale®.

Alessandro ha fondato lo studio legale “Legal for Digital®” vincitore nel 2020 e nel 2021 del premio Boutique d’Eccellenza “Diritto della Rete #LeFontiAwards”. Inoltre, è stato eletto Forbes Digital Leader 2021.

L’opportunità di Alessandro di far breccia in questo settore nasce essenzialmente da una problematica molto comune che ha colpito le aziende a partire dal 2016: la GDPR, la normativa che ha stravolto per sempre il mondo così come lo conosciamo.

Essenzialmente, ci sono 3 problemi:

  • è una normativa basata su principi che vanno applicati e interpretati
  • il mondo digital viaggia alla velocità della luce e le norme non faranno altro che rincorrerlo arrivando sempre in ritardo
  • assenza di certezza delle sanzioni in caso di mancato adeguamento

In Italia, le aziende faticano ad adeguarsi ad una normativa che non è più così tanto “nuova” e da ciò deriva una situazione molto eterogenea.

Alcune delle società di grandi dimensioni sono intervenute in questo ambito tra il 2018 e il 2019, ma non c’è nessuna strategia nella gestione della privacy in azienda. Si tratta di un approccio molto teorico, ma che manca della quotidianità.

Invece, le realtà di piccole e medie dimensioni sono completamente non a norma.

Tuttavia, la situazione sta lentamente cambiando e la domanda di consulenze legali in questo campo vive un trend in crescita.

Perché?

Piano piano, le aziende diventano consapevoli di alcuni problemi riguardanti una cattiva gestione del dato.

Le strategie di Lead Generation costeranno sempre più e solamente i brand che trattano al meglio i dati saranno in grado di acquisire contatti in maniera più economica.

Quindi, la grande opportunità per le aziende è quella della gestione corretta dei dati finalizzati alla profilazione dell’utente, della creazione di liste di contatti divise in base a indicatori come lo storico delle transazioni, open rate, abitudini di acquisto, etc.

Il valore del database di clienti si ha nella misura in cui si adatta la comunicazione in base a ciò che è più importante per quel segmento di utenti.

In questo senso, il GDPR non è un ostacolo.

Bisogna pensarlo come una strategia legale di gestione dei dati che diventa un modo per fare profitto.

Ecco perché, per le aziende e i professionisti che si occupano di privacy, l’adeguamento della gestione della privacy diventerà un approccio consulenziale e non un intervento una tantum.

Inoltre, i professionisti del settore inizieranno ad interfacciarsi con i reparti marketing per la gestione delle campagne e di iniziative promozionali.

I freelance della Cyber Security devono essere sempre più consapevoli di quali sono le dinamiche del Digital Marketing per poter pensare all’intervento più efficace per l’azienda.

Dall’Avvocato del Digitale®, però, possiamo mutuare anche un’altra lezione: il potere dei social. E, in particolare, di Linkedin e Instagram.

Alessandro utilizza Linkedin e Instagram frequentemente. Pubblica avvisi sui suoi corsi, post informativi, crea engagement. Insomma, crea valore.

In questi casi, la prima cosa da fare è pensare al target di riferimento. Compiendo questo primo passo è possibile capire il tone of voice attraverso cui comunicare.

Ad esempio, il target di Vercelletti sono:

  • Chi lavora nel mondo del marketing e della comunicazione
  • Le aziende che vogliono lavorare nel mondo digitale

Il metodo migliore per comunicare è rendere il linguaggio della Legge quanto più comprensibile possibile. E creare contenuti legati ai problemi più comuni della sua target audience.

Alessandro pubblica di frequente i casi studio.

Certo, è impossibile per un Avvocato citare numeri come conversion rate, lead acquisiti, CPC, CPA, etc. Come si è mosso Vercellotti?

Si è limitato a riportare casi studio reali su questioni davvero affrontate nel suo lavoro quotidiano.

In questa maniera non solo si crea empatia con l’utente a cui si rivolge, ma è anche una chiara dimostrazione di ciò che il suo studio svolge e di come riesce a risolvere le problematiche dei clienti.

Infine, un’altra tipologia di post semplice, ma quanto mai efficace, è la pubblicazione del logo e del nome delle aziende che si sono affidate al suo studio.

Sebbene sia un contenuto che a livello di engagement possa non portare i frutti sperati, si tratta di un post che crea autorevolezza e fiducia nella mente dei potenziali clienti.

É esattamente ciò che un freelance della Cyber Security dovrebbe fare: utilizzare a proprio vantaggio il potenziale del social media per creare autorevolezza e posizionarsi nel settore.

Le coordinate da seguire

Il mondo sta cambiando e in questi due anni è andato più veloce di quanto noi volessimo.

Il cambio di passo ha interessato quasi tutti i settori dell’economia e i mercati. Quello della sicurezza dei dati per aziende e privati è sicuramente uno di questi.

Adesso, è arrivato il momento di tirare le somme su quanto detto finora.

Sei pronto?

Negli ultimi anni, molti casi di violazione di dati di grosse aziende hanno fatto notizia.

Aziende come Yahoo!, Uber e Target hanno affrontato minacce alla sicurezza mettendo in pericolo milioni di informazioni private di cittadini americani.

Parliamo di nomi utente, password e numeri di carte di credito.

Poiché hacker e criminali informatici sviluppano nuovi modi per accedere a sistemi e informazioni sensibili, anche il mercato si deve muovere per trovare le migliori soluzioni possibili per contrastare gli attacchi di questo tipo.

Ecco perché non c'è dubbio che il mercato della Cyber Security sia in forte crescita:

  • Gli hacker stanno diventando più intelligenti: gli hacker trovano ogni giorno nuovi modi per accedere ai dati. Il ruolo di un'azienda che si occupa di Cyber Security è quello di identificare dei meccanismi automatici per contrastare rapidamente le minacce. Man mano che le competenze degli hacker diventano più sofisticate, è necessario che le aziende migliorino i loro sistemi di intelligenza artificiale che adottano soluzioni di sicurezza avanzate in automatico.
  • Il crimine informatico è un lusso che non ci si può permettere: uno dei motivi per cui il campo della sicurezza informatica sta crescendo è che la maggior parte delle aziende non può permettersi una violazione dei dati. Secondo IBM, le violazioni dei dati costano alle aziende in media 3,62 milioni di dollari. Per il 49% delle aziende significherebbe fallimento.
  • Tutto è automatizzato: man mano che i processi delle aziende diventano automatizzati, la maggior parte della loro infrastruttura si concentra nella tecnologia. Pertanto, più processi vengono eseguiti digitalmente, più opportunità hanno gli hacker di rubare informazioni private. Questa è una cattiva notizia per le aziende, ma una buona notizia per chi vuole fare business nel settore della Cyber Security.
  • Le vulnerabilità sono ovunque: gli hacker non prendono di mira solo computer, siti Web e server; qualsiasi tecnologia offre un'opportunità di fare breccia. Le aziende hanno bisogno dei migliori professionisti della Cyber Security oppure di software facili da usare e pronti all'uso per identificare e contrastare le minacce alla sicurezza.

Abbiamo visto in questo Marketers Insight come aziende del calibro di Fortinet, Chubb e Cisco abbiano adottato le soluzioni che attualmente il mercato sembra apprezzare di più.

Sebbene diverse, le proposte di questi Big Player della Cyber Security hanno dei punti in comune:

Facilità di utilizzo

Automazione

Intelligenza Artificiale

Ma non finisce qui.

Realtà come Cisco hanno capito quanto sia importante “educare” il mercato, far nascere il bisogno nel proprio target e garantire loro la soluzione ad hoc.

Ecco perché i player nel settore della Cyber Security hanno deciso di organizzare eventi a tema e fornire al pubblico strumenti come i corsi per rendere quanto più consapevoli le aziende sul problema delle minacce informatiche.

Il cambiamento è già in atto e gli ultimi due anni non hanno fatto altro che accelerarlo.

Fortunatamente le aziende diventano sempre più consapevoli dell'importanza della Cyber Security e il mercato è pronto ad accogliere nuove realtà e professionisti, che si occuperanno di prendere per mano queste realtà e accompagnarle in un percorso definito.

Ma quali sono i fattori differenzianti da tenere in considerazione?

La “salsa segreta”

La linea del successo per un business nel settore della Cyber Security è questa. Nessuna ambiguità.

Facilità d’uso

Lo abbiamo ripetuto decine e decine di volte nel Marketers Insight, ma lo faremo ancora una volta: il segreto per avere successo nella Cyber Security è rendere le cose quanto più semplici possibili.

La maggior parte delle aziende non sono ancora pronte ad adottare misure di Cyber Security al loro interno. Figuriamoci se queste si traducono in software complessi da usare che richiedono delle figure professionali specifiche.

Ecco perché è necessario fare un passo in avanti, anzi di lato.

Le 3 leggi da tenere sempre a mente per avere successo nel campo della Cyber Security sono le seguenti:

  • Rendi tutto accessibile in pochi e semplici click: non c'è bisogno che gli utenti affrontino decine e decine di passaggi prima di arrivare alla sezione di loro interesse. Asciuga tutto e rendi più semplice passare da una sezione all'altra.
  • Utilizza schermate pulite e chiare: è inutile riempire le schermata di scritte, sezioni e funzioni. É importante avere un menù attraverso cui accedere a qualsiasi tipo di funzionalità e che non occupi troppo spazio per gli elementi indispensabili.
  • Poche funzioni e pochi pulsanti: poche funzioni, ma buone. Vale anche per i pulsanti. Le persone hanno bisogno di semplicità. Tu gliela devi garantire.

Intelligenza artificiale

I prodotti offerti da parte delle aziende nel mondo della Cyber Security non possono ignorare l’esigenza di sistemi di intelligenza artificiale, che si occupano di elaborare dati e informazioni e fornire la migliore soluzione possibile per contrastare le minacce informatiche.

Pertanto, le tecnologie messe a disposizione dalle aziende alle aziende devono prevedere:

  • Implementazione di tutti i controlli di sicurezza necessari affinché sia possibile prevenire e proteggere i dati dagli attacchi e in tutte le fasi delle minacce.
  • Presupporre una violazione, il principio guida della maggior parte delle aziende coinvolte nel settore della Cyber Security. E per rilevare una violazione che non è stata prevenuta è necessario monitorare, correlare, arricchire e analizzare le informazioni sulle minacce e le vulnerabilità raccolte sia da fonti interne che esterne.
  • Una volta rilevata la minaccia, l’intelligenza artificiale deve essere in grado di indagare sull’incidente informatico ed elaborare la risposta più accurata possibile per limitare i danni.
  • L’intelligenza artificiale deve essere capace di adattarsi agli eventi secondo 3 elementi principali: incidenti (ridurre al minimo il rischio che accada di nuovo), modifiche esterne (adattamento costante ai cambiamenti riguardanti il panorama delle minacce) e modifiche internet (mutamento delle esigenze aziendali interne).

É inevitabile che la capacità da parte dell’intelligenza artificiale di adattarsi ed evolvere determinerà il successo della tua idea imprenditoriale nel settore della Cyber Security.

Educazione

Alcuni potrebbero dire che il mercato non è ancora pronto ad accogliere le dinamiche della Cyber Security.

Come dargli torto?

Ecco perché un numero sempre crescente di aziende decide di agire in maniera proattiva creando le condizioni affinché tutto ciò si verifichi.

Abbiamo visto come Fortinet abbia dato i natali a Fortinet Network Security Expert (NSE) Training Institute, probabilmente uno dei programmi di formazione sulla Cyber Security più completi in circolazione.

Oppure Cisco con i suoi eventi dal vivo organizzati sotto il nome di Cisco Live. Dei veri e propri appuntamenti in cui la Cyber Security viene posta sotto la lente di ingrandimento di grandi esperti del settore.

Ecco le 3 regole da seguire per un efficace processo di nurturing dei propri clienti:

Organizzazione di eventi live o sul web: gli eventi di questo tipo creano community intorno al brand, elevano l'autorevolezza e determinano la nascita di veri e propri fan.

Creazione di contenuti di valore: i clienti vogliono risolvere i propri problemi e il miglior approccio in questi termini è creare dei contenuti che siano davvero utili alla causa.

Copywriting educazionale: Fortinet, NordVPN e Cisco adottano una strategia di content marketing attraverso cui portano in superficie il problema creando nell’utente l’esigenza di affidarsi a soluzioni di cyber security per proteggere la loro navigazione online oppure i preziosi dati aziendali.

Insomma, il Metodo Marketers si può applicare davvero a qualsiasi tipologia di business.

Ecosistema Aperto

Abbiamo sottolineato come un software di Cyber Security debba essere semplice da usare. Ciò non basta.

È fondamentale che la piattaforma debba essere estendibile attraverso nuove applicazioni che non sono coperte dalle funzioni delle app disponibili.

Si parla di Ecosistema Aperto.

L’obiettivo della piattaforma deve essere quello di attrarre professionisti del settore in maniera tale da aggiungere valore all’ecosistema stesso. Dall’altra parte, è necessario che ci sia un punto di ingresso chiaro e accessibile a tutti.

In altre parole, gli sviluppatori devono apprendere l’ambiente di sviluppo attraverso contenuti come tutorial, casi studi, manuali, raccogliere suggerimenti dagli esperti, etc.

Così facendo, gli sviluppatori saranno in grado di condividere le migliori pratiche con la community e spiegare cosa è già disponibile e cosa no.

Le domande sono un ottimo modo per esortare gli altri a trovare una soluzione che soddisfi gli utenti.

Per comprendere al 100% questo concetto, pensa alla community di Marketers, un Ecosistema Aperto in cui professionisti contribuiscono a creare valore per l’intera community attraverso contenuti utili e che rispondono alle effettive esigenze degli utenti.

Integrazione

Il settore della Cyber Security si sta evolvendo sempre più velocemente, il che è sia una buona che una cattiva notizia.

Perché?

Alcune misure di prevenzione delle minacce sono in grado di stare al passo con i criminali informatici. Tuttavia, si tratta sempre più spesso di prodotti di nicchia che risolvono un solo e specifico problema.

Più le aziende di software devono gestire, più difficile sarà mantenere con successo una sicurezza adeguata dei propri dati.

La logica conseguenza di questo ragionamento è che le aziende coinvolte nel settore della CB debbano essere sempre più orientate ad offrire delle soluzioni all-in-one affidabili che possono essere gestite da un piccolo team interno oppure da un’azienda esterna ma affidabile.

Il futuro della Cyber Security non può essere altro che l’integrazione di più prodotti all’interno di un’unica suite. É ciò che sta facendo Fortinet con il suo progetto FortiXDR.

E tu, sei pronto a creare il tuo business in ambito Cyber Security?

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