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Remote: vita da nomade digitale a Barcellona

Questo mese ci siamo avventurati per le strade di Barcellona.

In Remote Barcellona trovi tutto quello che ti serve sapere se vuoi trasferire la tua base nella capitale catalana (anche solo per un breve periodo).

Mark Twain diceva: Molla gli ormeggi. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna. 

(Beh sì, magari scegli un mezzo più comodo di questa barca da pesca prossima alla pensione – aggiungiamo noi.)

Maaaa partire… per dove? 

Ottima domanda: lavorare da remoto significa poter lavorare ovunque – vero – ma alcune mete sono decisamente più friendly per i remote workers.

Costo della vita, connessione wifi veloce, spazi di coworking, clima e presenza di altri nomadi digitali sono tra i primi fattori da considerare per scegliere la tua nuova base.

Questo Life è il primo di una serie di articoli in cui risponderemo a una domanda che (lo sappiamo) ti poni un giorno sì e l’altro pure: dove potrei andare a vivere?

Iniziamo subito.

Ah, aspetta. Se senti un formicolio alle dita e provi l’irrefrenabile desiderio di cercare voli e appartamenti, è un buon segnale: hai trovato la tua prossima destinazione.

Certo, non è ancora arrivato il momento per partire. Tu però intanto scegli la meta e inizia a immaginare.

Tabella dei Contenuti mostra

Sole, mare, cultura e… coworking

Remote: vita da nomade digitale a Barcellona 1

Una terrazza del coworking OneCoWork (sede Marina Port Vell)

Barcellona – Barna per i local – è piena di vita e cultura, affacciata sul mare e quasi sempre soleggiata, con temperature che raramente scendono sotto gli 8°C.

E fin qua abbiamo descritto una perfetta meta per le vacanze. 

Ma quello che vogliamo capire in questo articolo è se Barcellona è anche un posto ideale in cui vivere per chi, come noi Marketers, lavora da remoto.

In questo articolo vedremo:

  • Pro e contro della capitale catalana
  • Il costo della vita a BarNa
  • Trovare casa: mission impossibile?
  • Quanto sono belli i coworking a Barcellona
  • Cucino, vado al ristorante oppure ordino?
  • Come staccare dal lavoro: tapas, feste e night life
  • Ogni tanto fai (anche) il turista
  • Marketers Rating: il punteggio finale

Pro e contro della capitale catalana

Certo, è personale. Cerchi una città ricca di stimoli e vita notturna o hai bisogno di silenzio? Non c’è un’unica risposta giusta: iniziamo con alcuni spunti per capire se le vibes di Barcellona sono fatte per te.

I pro

  1. Non ti annoierai mai. Vivendo a Barcellona ti sentirai sempre un po’ in vacanza. Per il clima, per il mare vicino, ma anche perché ogni giorno la città pullula di eventi tra eventi culturali di giorno e vita notturna nei locali. Non serve neanche consultare un programma: ti basta andare per le vie del centro per trovare qualcosa di interessante o, di sera, avventurarti per i quartieri della movida, dove le serate iniziano tardi e la festa continua fino al mattino.
  2. È facile conoscere nuove persone (remote workers inclusi). Barcellona ha 1,6 milioni di abitanti ed è una città cosmopolita che ogni anno ospita 8 milioni di turisti provenienti da ogni dove. Per le strade sentirai parlare diverse lingue, di cui il catalano (la lingua regionale) non è che una tra le tante. Anche se parti in solitaria conoscerai tantissime persone e sarà facile incontrare altri remote workers con cui fare amicizia o collaborare.
  3.  Remote workers friendly. Nel mondo ci sono tante destinazioni belle e con un clima da favola, ma non sempre sono anche posti in cui è ideale lavorare. Barcellona in questo è eccezionale. La connessione wifi è ottima, ci sono spazi di coworking ovunque (e sono uno più bello dell’altro), ogni giorno vengono organizzati eventi di formazione e meetup per nomadi digitali. Si sta anche rapidamente diffondendo il coliving, dall’unione di coworking e living: la condivisione di un appartamento per vivere (e lavorare) insieme tra persone che lavorano da remoto e hanno stili di vita simili.
  4. Lo stile di vita è rilassato. Come abbiamo visto, la città è sempre attiva, ma il ritmo è lento, rilassato. L’atmosfera che si respira è piacevole e familiare. Dimentica la frenesia di Milano e le persone che sfrecciano per le strade come se l’apocalisse fosse imminente. La metro c’è anche qui, ma vedrai tante persone a piedi, in bici o in monopattino. Le cose vengono fatte (yes, you can get shit done) e si lavora come si deve, ma dopo un buon caffè, seduti in un coworking con vista, facendo pausa per le vie del centro o sulla spiaggia e magari fermandosi con amici e colleghi per una tapas prima di rientrare a casa.

Sembra il posto perfetto, vero? Beh, un po’ sì. Ma ci sono anche alcuni elementi da tenere in considerazione, che potrebbero essere…

Risorse Marketers
Marketers Life - Remote Barcellona

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I contro

  1. Troppi stimoli: il rovescio della medaglia. Da un lato vivere a Barcellona è un boost per la tua creatività e, come abbiamo visto, è impossibile non sapere cosa fare o come divertirsi. D’altra parte, proprio per questo, potresti trovarti a scendere in centro al mattino per una commissione ed essere ancora fuori all’ora di cena. Tutto questo, come accade ai protagonisti del film Una notte da leoni, senza avere idea di come sia successo. In pratica: mantenere il focus sul lavoro e resistere alla quantità di stimoli può rivelarsi una vera sfida.
  2. Ma quanti turisti (e inquinamento). Anche se la sua aria familiare può mascherarlo, Barcellona è una grande città. Questo significa traffico, inquinamento ambientale e… acustico (sì, è una città rumorosa). È anche una città che vive di turismo tutto l’anno e in alcuni periodi si riempie, letteralmente. In estate la folla è tanta e capita spesso di trovarsi a fare la coda anche per attività quotidiane come comprare il pane o la frutta al mercato. Anche le spiagge in estate sono molto affollate: se da un lato è piacevole avere il mare a due passi, in alcuni mesi la spiaggia potrebbe smettere di essere un posto rilassante proprio per questo motivo.
  3. Il costo dell’affitto e la ricerca della casa. In generale vivere a Barcellona è relativamente economico – più avanti entreremo nel dettaglio. L’unica eccezione è il costo dell’affitto, che sarà la voce di spesa maggiore che dovrai sostenere. Oltre ad essere costoso, trovare casa non è sempre facile: vedremo insieme quali sono i quartieri in cui potrebbe essere ideale vivere, ma in generale trovare casa non è immediato. La maggior parte degli appartamenti sono affittati ai turisti, e quelli che si trovano sono tendenzialmente piccoli, poco luminosi e.. costosi, rispetto a quello che offrono.

Costo della vita

Man mano che ci addentreremo nell’articolo avrai un’idea molto precisa di cosa significa vivere a Barcellona, ma sicuramente il costo della vita è un fattore importante.

Al di là dei prezzi, che vedremo tra poco, ricordati che ti serve il quadro generale:

  • È una città conveniente rispetto alle tue entrate? Non esistono prezzi alti o bassi in senso assoluto: fai un po’ di conti.
  • A seconda dei Paesi e delle città, alcuni prodotti o attività costano di più: quali sono e quanto incidono sul tuo stile di vita?
  • Quali prezzi hanno effetti sulla tua attività lavorativa?

Con questa premessa, vediamo un po’ di prezzi medi della vita a Barcellona.

AFFITTI:

  • Monolocale in centro: 1000€
  • Monolocale fuori dal centro: 650-800€
  • Appartamento con tre camere da letto: 1500€
  • Affitto di una stanza in un appartamento condiviso: 350-500€

Costo dei beni di prima necessità (e non):

  • Caffè espresso al bar: € 1,25 – 2,5
  • Bottiglia di birra da 1 litro al supermercato: €1,19
  • Boccale di birra al bar: €2,50
  • 1 kg di patate: € 0,69
  • 1 litro di benzina: € 1,14
  • Biglietto del cinema: € 7
  • Un pranzo al ristorante: 7-20€

Mezzi di trasporto (e vita da nomade digitale):

  • Abbonamento mensile mezzi di trasporto: 54€
  • Affitto giornaliero spazio di coworking: 20€
  • Affitto mensile spazio di coworking: 250€

Questione casa. È davvero impossibile trovarla?

Facciamo una (piccola) premessa.

Barcellona, lo abbiamo anticipato, è piena di luoghi da cui lavorare: non solo coworking in ogni quartiere e con prezzi di ogni tipo, ma anche caffetterie con un’atmosfera rilassata, connessione wifi eccellente e prese accanto ai tavoli.

Ma per chi lavora da remoto è altrettanto importante anche uno spazio dentro casa dove poter lavorare serenamente senza la necessità di uscire ogni giorno – nel 2020 lo abbiamo sperimentato tutti.

Gli appartamenti a Barcellona sono tendenzialmente piccoli, e se vuoi avere coinquilini l’ideale è averne al massimo uno o due, proprio perché diversamente gli spazi si restringono ulteriormente.

Quanto costa l’affitto

Dipende soprattutto dalla zona – entreremo tra poco nel dettaglio – ma intanto vediamo alcuni dei prezzi medi attuali, così puoi farti un’idea.

  • Monolocale nel centro: 1000€
  • Monolocale fuori dal centro: 650-800€
  • Appartamento con tre camere da letto: 1500€
  • Affitto di una stanza in un appartamento condiviso: 350-500€

Spesso la condivisione di un appartamento può essere la soluzione più economica, ma fai le tue valutazioni per capire la soluzione migliore per te.

Preferisci risparmiare sull’affitto e trovare un buon coworking dove andare ogni giorno? O lavori meglio nel silenzio di casa anche se vuol dire spendere un po’ di più di affitto? Quanto ti interessa essere vicino al centro? Rispondiamo a queste domande partendo dal fattore che incide di più: in quale quartiere vivere?

Questione di stile di vita (e prezzi)

Ogni quartiere ha ritmi e stili di vita diversi. Abbiamo selezionato i più interessanti e quelli che devi conoscere (per evitarli).

Barceloneta

È la zona che ospita la spiaggia più vicina al centro, un quartiere piccolo e carino, apprezzato dalle famiglie e dai turisti che vogliono essere vicini al centro ma lontano dal caos.

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Ideale se ti interessano la vita notturna, quella “da mare” ma anche se ami praticare sport e vivere all’aria aperta: troverai qualcuno che corre o si allena a qualsiasi ora del giorno e della notte.

In origine era il quartiere dei pescatori: qui le case sono piccole e piuttosto buie e, anche se adesso è diventata più cosmopolita, ancora adesso addentrandosi per le vie strette e buie si ha l’impressione di trovarsi in un villaggio di pescatori.

Sants

Sants è una zona con poche attrazioni, principalmente residenziale e con poca vita.

È un quartiere interessante dove risiedere perché ha una delle principali stazioni dei treni ed è molto semplice raggiungere il centro e altre zone di interesse.

Proprio perché è un quartiere meno movimentato, inoltre, il costo dell’affitto è più conveniente. Potrebbe essere un ottimo compromesso per vivere in un’area tranquilla ma da cui è semplice muoversi verso il centro.

El Born

Il Born è uno dei quartieri più belli. Piuttosto vicino a Barceloneta, alla spiaggia e alla Rambla, ha una vivace vita notturna, è pieno di bar e ristoranti. È uno dei quartieri più artistici, con edifici culturali e tradizionali.

Si trova vicino al centro di Barcellona e il costo degli affitti in questa zona è medio ma comunque accessibile: è il quartiere in cui consigliamo di cercare casa.

Il Raval

Il Raval è un quartiere un po’ controverso. Ha una sua personalità e un suo carattere e merita sicuramente una visita, ma non è un posto idilliaco in cui vivere.

Alcune zone sono degradate e anche se gli affitti costano certamente meno, non è una zona in cui è sempre sicuro muoversi, specialmente di sera.

Se decidi di trovare casa qui, magari perché l’affitto è conveniente e si trova vicino alla Rambla, almeno sai cosa aspettarti.

Il Gotico

Il Barrio Gotico è il quartiere più antico, corrisponde alla città vecchia ed è il cuore di Barcellona.

Ha un’architettura pittoresca, strade vecchie e tortuose, è pieno di bar, ottimi ristoranti e locali con cucina spagnola e catalana, ed è anche il cuore della movida cittadina.

Un luogo perfetto per chi è in cerca di ispirazione. In questa zona il costo dell’affitto è piuttosto alto; in compenso puoi spostarti a piedi senza prendere i mezzi pubblici, e uscendo di casa sei già nel vivo della città.

Gràcia

Fino al tardo XIX secolo Gràcia è stata una città indipendente, e tuttora la sua comunità è piccola e chiusa. È un quartiere chic e alla moda ma al tempo stesso tradizionale, in cui vivono anche molte persone anziane e benestanti.

La vita in questo quartiere costa molto, è ideale per chi cerca una vita meno frenetica perché non è troppo inflazionata dai turisti, ma comunque stimolante.

Molto frequentata da artisti e studenti per la sua atmosfera magica e il famoso Park Güell. È la zona di Montjuïc, la collina che domina Barcellona, con la sua fontana magica, il museo nazionale di arte catalana e il Poble Espanol.

Vista sulla città dalla collina di Montjuïc Sempre a Gràcia si trova anche Plaça España, una delle due piazze principali della città insieme a Plaça cataluña, nei pressi della Rambla.

Eixample

I distretti di Eixample, di destra e di sinistra, corrispondono alla parte vecchia e alla parte nuova della città.

La Sagrada Familia

È la zona dei negozi e anche il quartiere dove si trovano Casa Batlló, Casa Mila e la Sagrada Família; è abitato soprattutto da gente del posto.

Poble Sec

È un quartiere periferico e senza attrazioni turistiche dove i prezzi degli appartamenti sono più bassi e le case tendenzialmente carine.

Non mancano le possibilità per divertirsi: trovi bar, teatri e qualche locale notturno.

Il pregio di questo quartiere è che pur essendo periferico è ben collegato al centro della città (a 10 minuti di metro). Ideale se cerchi una zona tranquilla in cui lavorare ma che ti consenta anche di staccare facilmente.

Ricapitolando:

  • Born, Gotico e Raval sono i quartieri più vicini al centro. Il Raval non è il quartiere più sicuro e il Gotico, pur bellissimo, ha prezzi piuttosto alti. Il Born può essere un compromesso.
  • Poble Sec, periferico ma ben collegato, è da valutare.
  • Se vuoi vivere la vita di mare e non ti disturba la movida notturna, puoi provare a cercare casa a Barceloneta.

Cosa fare una volta che hai individuato la zona che ti interessa?

La cosa migliore è vedere di persona gli appartamenti: le foto, spesso, non corrispondono allo stato effettivo della casa.

Verifica anche quali sono gli spazi a disposizione, quelli eventualmente in comune, la presenza del riscaldamento (non è scontato che ci sia, e anche se l’inverno a Barcellona è mite, senza riscaldamento in casa fa freddo).

Quali siti consultare

Se non parli catalano né spagnolo, puoi rivolgerti a un’agenzia immobiliare che farà da intermediario: una garanzia per non incorrere in problemi legati al contratto di affitto o eventuali truffe.

Evita invece le Associazioni di Proprietari di Casa (Asociación de Particulares): presenti anche in Italia, ti chiedono una somma di iscrizione e in cambio ottieni un elenco di case in affitto che avresti potuto trovare anche in autonomia.

Se te la cavi con la lingua spagnola, consulta direttamente questi siti:

Idealista
Habitaclia
Tu casa
Enalquiler
Milanuncios
Easy Piso
Piso compartido (soprattutto per cercare camere in affitto)

Il primo periodo a Barcellona

Prima di avventurarti alla ricerca della casa, ti consigliamo di prenotare almeno un mese di soggiorno in città:

  • Conosci la città, esplori i quartieri e le zone che ti ispirano di più.
  • Prova a lavorare in diversi coworking, magari ne trovi uno così speciale da volerti stabilire nei dintorni.
  • Visita più case senza la fretta o alla necessità di trovare immediatamente una sistemazione.

Puoi trovare alloggio su siti come Airbnb e Booking: Airbnb ha una sezione dedicata agli affitti a lungo termine, con prezzi vantaggiosi rispetto ai soggiorni brevi. Puoi consultarla qui.

Altrimenti puoi prenotare anche tramite Booking selezionando l’opzione “appartamenti”.

Se hai un budget più ridotto, puoi optare per un ostello, in questo modo i prezzi scendono notevolmente.

Ma quanto sono belli i coworking (a Barcellona)

Barcellona è la città europea con con più spazi di coworking per metro quadro.

Non solo le opzioni sono tante: sono anche qualitativamente superiori a quelle di ogni altro luogo al mondo.

È tra le città europee preferite dai nomadi digitali, per cui non avrai difficoltà né a trovare lo spazio giusto da cui lavorare né a incontrare altri remote workers.

Premessa: come trovare il coworking ideale?

Hai due opzioni:

  • cercare un coworking nel quartiere dove pensi di andare a vivere, sia cercando online che esplorando la zona.
  • individuare il posto giusto indipendemente da dove si troverà il tuo appartamento: considerando la facilità degli spostamenti a Barcellona, è un’opzione praticabile (e magari ti spingerà anche a uscire di casa ogni tanto).

È molto soggettivo e dipende anche dal modo in cui preferisci lavorare. In ogni caso, tutti i coworking offrono diverse opzioni di abbonamento tra cui scegliere. Vediamo alcuni dei coworking più interessanti:

  • OneCoWork ha tre sedi: Marina Port Vell, citata da Forbes tra gli spazi di coworking più unici al mondo (è affacciata sul porto e ha una terrazza a 360°), Plaça Catalunya e Catedral.
    Tutte e tre offrono spazi condivisi, postazioni singole o uffici anche per più persone, con diverse opzioni di membership tra cui pass giornaliero (25€), settimanale (80€) o full time (195€), che permettono anche di accedere ad attività ed eventi per i membri.Puoi prenotare un tour per dare un’occhiata e trovare l’opzione migliore.
  • Talent Garden è aperto 24/7 e ha diverse opzioni di membership, tra cui un pass giornaliero, un part-time da 20 ore e un pass full-time con accesso al Campus e alle sale riunioni.
    Ci sono anche opzioni per team fino a 4 persone, che possono usare le postazioni a rotazione. Il prezzo mensile parte da 150€.
  • Coco Coffice è a metà strada tra una caffetteria affollata e un semplice ufficio.
    Lavori in un ambiente rilassato mentre sorseggi un caffè o un tè e sgranocchi qualcosa.Il prezzo mensile parte da 210€, ma puoi anche restare solo una o due ore. Ideale per incontrare altri freelance, nomadi digitali e remote workers.
  • LA VACA è un’ex latteria nel centro di Poble Sec trasformata in coworking, aperto da lunedì a venerdì dalle 9 alle 20.

Un ambiente rilassato dove lavorare sui tuoi progetti ed entrare in contatto con altri remote worker, ma anche ascoltare musica, leggere o guardare un film.

Ci sono diverse opzioni di abbonamento (tra cui due opzioni mensili part time a partire da 90€ + iva), un pass giornaliero (15€ + iva), e uno mensile con una postazione, armadietto privato e servizio di portineria (215€ + iva).

  • MOB è aperto 24/7 ed è ideale se vuoi partecipare ad eventi, conoscere persone o formarti. Con la membership (ma anche il pass giornaliero) puoi accedere a tutte e tre le sedi (nei quartieri Eixample, Sant Antoni, El Born) e hai accesso illimitato alla Skype Room.
    Prezzi a partire da 15€ + iva (giornaliero), 70€ + iva (da lunedì a venerdì, con opzioni part e full time), 190€ + iva (24/7).
  • Betahaus, a Gràcia, è aperto 24/7 ed è uno dei coworking più belli di Barcellona. Ha cinque piani, postazioni caffè e incantevoli terrazze, organizza eventi ogni giorno e offre diverse opzioni di membership, tra cui il pass giornaliero (15€ + iva) e uno da 40 ore (69€ + iva).
    Puoi prenotare un tour e (dicono) un buon caffè.
  • ImaginCafé è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 ed è… gratis (yes, hai letto bene). È in centro, a due minuti da Plaça Catalunya, ed è sia un café che un coworking. L’unico inconveniente è che non è facile trovare una postazione: l’ideale è arrivare prima delle 9 di mattina, ma fa per te anche se ti piace lavorare sul tardi (chiude alle 21).

Oltre ai coworking, veri e propri luoghi dove conoscere altri nomadi digitali e partecipare ad eventi, a Barcellona è si lavora bene anche nei café, dove c’è generalmente un’ottima connessione wifi e diverse prese di corrente dove collegare i diversi device che – lo sappiamo – porti sempre con te.

Coworking o caffetteria?

I coworking hanno sia spazi in comune che aree più silenziose, e al tempo stesso sono invitanti almeno quanto le caffetterie.

D’altra parte i café non sempre consentono di lavorare in tranquillità, hanno orari meno flessibili e sono soggetti a flussi variabili di persone a seconda del giorno e dell’orario.

Alcune caffetterie da provare:

  • SandwiChez è una catena con più di 10 locali, è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 23. Puoi prendere solo un caffè e nessuno si stupirà di vederti trascorre diverse ore lavorando (però stacca ogni tanto, su). Il Wi-Fi è veloce e ci sono spine nella maggior parte dei tavoli.
  • Robot House è luminoso e pieno di piante e il caffè è la loro specialità. Un posto rilassato e tranquillo, perfetto per lavorare e fare la pausa pranzo.
  • Green Kiss, è perfetto per un brunch o un pranzo leggero (e per chi ama bowls e smoothies). Ogni tavolo ha una presa a cui collegare il pc; il locale non è molto grande e negli orari di punta potrebbe essere difficile trovare una postazione.
  • Bicioci Bike Café è pieno di piante e trovi biciclette ovunque, anche appese a pareti, muri e specchi.

Puoi lavorare stando al tavolo ma anche su una panca, il locale è pieno di cuscini e prese di corrente. E nel mentre puoi mangiare un’insalata o una pizza.

  • Babelia books & coffee è perfetto se cerchi un luogo tranquillo da cui lavorare, leggere o noleggiare un libro. A metà strada tra una libreria e un bar, te lo consigliamo se hai bisogno di un luogo in cui trovare ispirazione.

A questo punto dovresti avere un’idea della zona in cui ti piacerebbe vivere, mentre per lavorare… beh, la scelta è ampia.

A questo punto c’è un altro bisogno fondamentale di cui dobbiamo occuparci: mangiare.

Cucino, vado al ristorante oppure ordino?

In generale, a Barcellona si mangia molto bene (e a dirlo sono anche gli italiani).

Gli amanti del pesce si innamoreranno delle paellas de marisco e di polpi, seppie e gamberoni che sono di eccellente qualità.

Oltre alla cucina tradizionale catalana, trovi anche cucine tipiche di ogni parte del mondo e, come in tante altre città cosmopolite, anche a Barcellona aumenta ogni giorno la scelta per chi sceglie vegetariano e vegano, il che rende la vita semplice a chi è celiaco o ha delle intolleranze.

Partiamo dall’opzione più impegnativa: se sei tu (o i tuoi coinquilini) a cucinare, prima o poi ti toccherà fare la spesa.

Ma non per forza al supermercato (anzi)

Per fare la spesa ci sono molte opzioni con un buon rapporto qualità prezzo che ti permetteranno di risparmiare un pò.

Mercati

Barcellona è piena di mercati rionali al coperto, presenti in ogni quartiere. Sono aperti dal lunedì al sabato e sono molto frequentati, e hanno anche prezzi molto più bassi rispetto ai supermercati.

  • Il più famoso è La Boqueria, consigliato anche per la bellezza dei chioschi. Qui ogni giorno si recano sia local che turisti, e ci troverai di tutto: frutta, verdure, spezie, pesce, formaggi, carni, salumi e dolci, ma anche prodotti gastronomici da mangiare mentre passeggio, come le empanadas argentine. Essendo il più conosciuto, è tra i più affollati (anche dai saccheggiatori) ed è anche piuttosto costoso.

Altri mercati che meritano una visita (e la tua spesa) sono:

  • il mercato di Santa Caterina del quartiere Born, interessante anche a livello architettonico.
  • il mercato di Sant Antoni, molto tranquillo, ha materie prime di ottima scelta con prezzi competitivi.

Supermercati

Ci sono diverse opzioni tra cui scegliere, le principali sono:

  • Mercadona, una delle catene più conosciute in Spagna, con un grande assortimento di prodotti spagnoli e non, e prezzi relativamente bassi.
  • Bon Preu ha uno dei migliori rapporti qualità-prezzo della città ed è rifornito anche dei marchi della grande distribuzione.
  • Consum, a metà strada tra Mercadona e Bon Preu, ha sia prodotti di marca che proprietari, in genere sono di buona qualità, ma la scelta è meno ampia rispetto a quelli di Marcadona.
  • Carrefour, offre prodotti difficili da reperire in altri supermercati, ha negozi grandi e puoi trovare anche farmaci da banco e cosmetici e Lidl, per citare alcune catene internazionali.
  • Caprabo e El Corte Inglés hanno prezzi più alti, ma la qualità è molto buona.

Alcune cose che dovresti sapere:

  • Molti supermercati, superata una certa soglia di spesa, offrono anche un servizio di consegna gratuito.
  • In generale a Barcellona è molto più tipico comprare prodotti nei singoli negozi e nelle botteghe piuttosto che fare la spesa al supermercato. Alcuni prodotti, come quelli per l’igiene, sono difficili da trovare al supermercato, dove la scelta è limitata. Per questo tipo di prodotti è meglio andare nelle perfumerías, che hanno un reparto per bagnoschiuma, shampoo, creme corpo e altri prodotti di questo genere.

Oltre ai mercati e ai supermercati, trovi ovunque anche piccoli negozi di alimentari ben riforniti, dove trovi anche prodotti asiatici.

I prezzi sono un po’ più alti della media, ma possono essere utili all’occorrenza, soprattutto perché spesso sono aperti 24/7.

Cosa fare invece se non hai tempo (o voglia) di cucinare?

Semplice: ordina (e non solo cibo)

I servizi di delivery sono molto diffusi, sia per ordinare dai ristoranti che per farsi portare la spesa a casa.

  • Con Ubereats e Just Eat ordini cibo da qualsiasi locale in ogni orario, non solo per i pasti principali ma anche per la colazione o la merenda.
  • Con Glovo, oltre al cibo, puoi ricevere a casa di tutto, dalla spesa (minimarket, fruttivendolo, vini, dolci, alimenti biologici) ai cosmetici, prodotti di parafarmacia, shopping.

Remote: vita da nomade digitale a Barcellona 3

Se invece non vuoi cucinare e hai voglia di uscire, mangiare fuori è un’opzione accessibile, oltre che un’ottima occasione per conoscere nuove persone o uscire con gli amici.

RISTORANTI

Abbiamo chiesto ai membri della Family che hanno vissuto a Barcellona alcuni consigli, ed ecco i loro suggerimenti:

  • Gusto del Born è un ristorante di cucina con (dicono dalla regia) una “parmigiana spettacolare”.
  • La Malandrina ha prezzi contenuti, serve carne argentina e uruguaia e patate alla panna.
  • La Cova Fumada, un locale tradizionale per le tapas che trovate sempre fresche.
  • El Rincón, ristorante dietro la Rambla, tappa perfetta per tapas – con un’ampia scelta – con birra, sangria, patatas bravas e pimientos.
  • Da Michele, pizzeria che c’è anche a Napoli, per chi sente sempre nostalgia di casa.
  • 7 Portes – uno dei migliori – e più famosi – ristoranti di Barcellona, con cucina tipica catalana. Ci dicono che è “costoso ma buono”.
  • Ristorante Colom, sulla Rambla, ha un ottimo rapporto qualità-prezzo.
  • Sports Bar Italian Food, costa un po’ ma te lo consigliamo se vuoi guardare le partite.
  • Bar Mariatchi. È conosciuto come il locale di Manu Chao (lo è), è un ambiente allegro e rilassato.
  • Ovella Negra è una taverna dove la sangria costa solo 6€ al litro. Se vuoi anche mangiare non troverai molte opzioni; in compenso trovi anche la sangria de Cava, una variante preparata con la Cava, un vino bianco spagnolo. Sì, qui si beve, ti abbiamo avvisato.

Spostarsi a Barcellona: tutte le opzioni

In centro ci si sposta comodamente a piedi ma anche in bici, skate e pattini, ma i mezzi di trasporto collegano bene tutti i punti della città, sono affidabili e hanno orari estesi.

Collegamento con l'aeroporto

L’aeroporto di Barcellona El Prat è a circa 15 km dal centro della città. Ha due terminal che sono ben collegati al centro della città.

Le opzioni migliori per raggiungere il centro, valide per entrambi i terminal, sono:

  • l’Aerobus, che parte ogni 5-10 minuti, si raggiunge il centro in 35 minuti per un costo di 5,90€ e sosta a Plaça Catalunya, Sepúlveda-Urgell, Plaça Espanya, Gran Via-Urgell e Plaça Universitat;
  • La linea arancione L9S della metro che collega il centro, nella zona universitaria, all’aeroporto con una corsa di 45 minuti.
  • Il bus di linea 46, che fa tutte le fermate e ha il capolinea in plaça d’Espanya (dove si può fare il cambio con la metro). La durata del viaggio è di circa 45 minuti.
  • Bus notturni che collegano l’aeroporto con plaça Catalunya. Sono l’N16 (dal terminal 2), l’N17 (dal terminal 1) e l’N18, che passa dal terminal 1 e dal 2 ma solo in direzione centro città.
  • Taxi: il costo di una corsa per il centro è di circa 40 euro, ma se trovate qualcuno con cui dividere il prezzo può essere un’opzione conveniente.

C’è poi l’aeroporto di Girona, situato a 90 km dal centro Barcellona, servito principalmente da voli low cost. È diventato noto per i voli della compagnia Ryanair, che però ora serve l’aeroporto El Prat. Ci sono frequenti servizi pullman che in circa 75 minuti collegano il centro di Barcellona e il costo del biglietto si aggira sui 16€.

Biciclette e skateboard elettrici

I noleggi di biciclette e skate si trovano in tutte le zone turistiche e ci sono diverse piste ciclabili in tutta la città.

Si stanno anche diffondendo l’uso e il noleggio di monopattini elettrici, skateboard e roller.

A piedi? Si può fare

Il centro città non è così grande: anche andando a piedi puoi raggiungere molti luoghi di interesse e al tempo lasciarti sorprendere dall’architettura di Barcellona, immergendosi nella sua atmosfera accogliente, che riserva sorprese e intrattenimento in ogni momento del giorno.

Mezzi pubblici

I collegamenti con i mezzi pubblici funzionano bene, la metropolitana è il mezzo di trasporto più usato, seguito dai bus di linea.

Metro

La metro copre praticamente tutta la città, funziona molto bene, è comoda, le corse sono frequenti (ogni 2-3 minuti di giorno, dopo le 22 ogni 7-8 minuti) e gli orari estesi: tutti i giorni è attiva dalle 5 di mattina a mezzanotte, con estensione fino alle 2 di notte il venerdì e il sabato tutta la notte.

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La mappa della metropolitana di Barcellona

I biglietti possono essere comprati a ogni fermata con carta di credito e, in alcuni casi, in contanti. Una corsa costa 2,40€ ma sono disponibili diverse opzioni di abbonamento, sia di tipo turistico che corse multiple.

Bus

L’alternativa alla metro sono i bus di linea, sicuramente più lenti degli spostamenti in metro e condizionati dal traffico.

Gli orari delle varie linee variano a seconda dei giorni festivi o feriali e del tipo di servizio che offrono, ma in generale percorrono l’intera Barcellona dalle 6 del mattino alle 22.

Rispetto alla metro, molto intuitiva da usare, scegliendo il bus devi conoscere bene le linee e saperti orientare. Tieni anche conto del fatto che negli orari di punta e nei giorni festivi il traffico potrebbe rallentare gli spostamenti.

Treni

Anche il treno rende facile e comodo spostarsi dentro e fuori dalla città.

Ci sono linee urbane, con il prefisso L, e suburbane, con il prefisso S, mentre le R si riferiscono a tratte interurbane verso la periferia, e arrivano fino a Manresa e Igualada.

La rete ferroviaria FGC gestisce i collegamenti urbani nell'area metropolitana di Barcellona Zona 1 e i treni suburbani, attraversa i punti principali della città e si integra con il sistema metropolitano sulle linee urbane L6, L7 e L8.

Le principali Stazioni Ferroviarie della Generalitat sono quelle di Plaça de Catalunya e di Plaça Espanya.

La rete Rodalies de Catalunya invece si estende anche al di là della zona 3 e collega Barcellona alle maggiori città della Catalogna, ideale per le gite fuori porta.

Fare i biglietti per il treno è molto semplice, si possono fare nelle biglietterie delle stazioni o presso le macchinette automatiche.

Tram

A Barcellona i tram sono meno usati rispetto alla metro e ai bus, ma possono essere utili perché collegano il centro città con punti che i primi non raggiungono.

I biglietti possono essere acquistati direttamente alle biglietterie automatiche alle fermate, e sono inclusi anche in alcuni degli abbonamenti ai trasporti.

Funicolare e funivia del Montjuïc

Per la funicolare basta avere un qualsiasi biglietto della metropolitana (è incluso anche in alcuni tipi di abbonamento ai mezzi di trasporto).

A volte viene confusa con la funivia, ma la funicolare viaggia è una linea della metro, la FM, che viaggia a terra. Ha due fermate:

  • Paral·lel, che collega alle linee metro L2 e L3;
  • Parc de Montjuïc (ai piedi del Monte del Montjuic; da qui parte la teleferica del Montjuïc che vi porta fino in cima, per la quale è necessario un biglietto a parte).

La funivia, o teleferica, parte dai piedi del Parc Montjuïc, si ferma al belvedere Mirador de l’Alcade e prosegue fino alla cima del Montjuïc dove si trova il Castello.

La funivia con una vista aerea sulla città ha un costo a parte rispetto ai mezzi di trasporto, ma la vista su Barcellona costituisce di per sé un’attrazione.

Stacca dal lavoro: tapas, feste e night life

Va bene lavorare, ma Barcellona è una meta ideale anche per divertirsi e, dopo una giornata di lavoro, hai diverse opzioni per staccare.

Musei, festival culturali e concerti, artisti di strada in ogni angolo della città, ma anche bar dove fare tapas.

Se ti piace fare sport il lungomare è perfetto, ma puoi anche semplicemente ammirare il tramonto o fare un tuffo nell’acqua cristallina.

Aperitivo?

Le tapas sono una vera tradizione a Barcellona. Il nome si riferisce agli stuzzichini da condividere con gli amici mentre si beve qualcosa, come un bicchiere di birra locale o di sangria.

Ma le tapas sono soprattutto un ritrovo, tipicamente dopo lavoro: è l'equivalente del nostro aperitivo (ma si mangia meno e si beve un po’ di più), l’atmosfera è festosa e informale, spesso si mangia anche in piedi nei bar affolati e rumorosi.

Tra le tapas che troverai a Barcellona ci sono la tipica tapa catalana, pan con tomate, pane bianco con una spolverata di pomodoro e con un pizzico di olio e sale.

Ma anche le patatas bravas, tocchetti di patatine fritte serviti con salsa di pomodoro speziata o con l’aioli, una maionese all’aglio, e le croquetas, tipicamente con prosciutto, pesce, pollo o spinaci e una cremina tipo besciamella, impanate e fritte.

I ritmi della città e night life

La vita notturna a Barcellona inizia tardi. Considera che dopo l’appuntamento con le tapas e il rientro a casa, si solito si cena tra le 22 e le 23. Poi magari ci si trova per bere qualcosa e la vita nei locali, soprattutto il sabato sera, non inizia prima dell’1 di notte.

Discoteche e locali si affollano verso le 2 o le 3 di mattina e la musica continua ben oltre l’alba.

Se vuoi vivere in una città con una vita notturna sempre stimolante, a Barcellona troverai tantissime opzioni, tra cui:

  • Opium, insieme a Shoko, è uno dei punti di riferimento tra i club di Barcellona. C’è una selezione all’ingresso e la musica spazia da house a elettronica, dance e con diverse serate hip hop e R&B. È anche frequentata, soprattutto d’estate, da dj internazionali. Ha anche un elegante bar-ristorante e una terrazza affacciata sulla spiaggia.
  • Pacha, tra i locali notturni più conosciuti. Si trova in zona universitaria ed è frequentato principalmente da ragazzi tra i 18 e i 20 anni.
  • Shôko, come Opium, è una discoteca elegante. A pranzo e a cena anche un ottimo ristorante fusion asiatico, dopo la mezzanotte e fino all’alba un club dall’atmosfera elegante e con ottima musica house e dance. Spesso è anche la location di grandi eventi e after parties di artisti famosi.
  • Razzmatz è una delle discoteche più famose. È un megaclub (può contenere fino a 4000 persone) con cinque locali all’interno. Ogni locale propone un genere musicale diverso, tra cui indie rock, techno-house e techo-pop, hip hop, electro-pop ed electro-rock. È frequentata sia da turisti che local e più informale rispetto a Opium e Shôko.
  • Sala Apolo in settimana è frequentato soprattutto da universi, mentre nel weekend l’età media si alza un po’. Ha la migliore migliore musica elettronica (venerdì e sabato notte), mentre in settimana vengono spesso proposte serate a tema e altri generi musicali: indie rock, pop, hits, urban.

Ogni tanto diventa turista

Tra i vantaggi di vivere in una grande città come Barcellona c’è anche quello di poter ogni tanto divertirsi a fare i turisti.

Sì, perché è vero che passeggiando per il centro ti imbatterai continuamente in opere architettoniche che ti lasceranno a bocca aperta, ma ci sono diverse attrazioni che meritano (almeno) una visita accurata.

Vediamo cosa non puoi perderti. Anche perché devi prepararti: quando ti trasferirai nella capitale catalana dovrai iniziare a fare la lista di amici e parenti che vogliono venire a trovarti…. e ovviamente a fare da guida sarai tu.

Le opere di Gaudì

L'eccentrico architetto catalano ha lasciato alla città alcuni gli edifici più belli e famosi, tra cui i più noti sono sicuramente:

  • la Sagrada Familia, uno dei simboli più popolari di Barcellona. È la cattedrale a cui Gaudì dedicò la vita, patrimonio dell’UNESCO dal 2005, si pensa che sarà ultimata entro il 2026.
  • Casa Battlò, considerata una delle sue creazioni più originali.
  • Park Güell, conosciuto per la fontana a forma di salamandra che ne è il simbolo, fu commissionato a Gaudì dal finanziere Eusebi Güell all’inizio del 1900. L’idea era costruire una città immersa in un parco, rispettando la forma del Monte Carmelo, senza abbattere nessun albero e con un sistema di recupero dell’acqua.

Uno scorcio del Parc Güell Il parco si trova nella zona di Gràcia ed è una tappa obbligatoria. Da qui tra l’altro si ha una bellissima visuale sul mare e su tutta la città.

Le piazze

Plaça de Catalunya e Plaça d’Espanya sono le più conosciute, ma ci sono tante altre piazzette da scoprire, come Plaça del Sol a Gràcia e Plaça Reial a ridosso della Rambla.

Sono piene di bar e locali che di sera si riempiono di gente di tutte le età. Lo abbiamo già detto che Barcellona è il posto giusto per chi vuole fare festa?

La Rambla

È il lungo viale pedonale che porta da Plaça de Catalunya ai piedi della statua di Colombo, a pochi metri dal mare.

Sempre affollata di turisti ma anche local, artisti di strada e… borseggiatori (tieni gli occhi aperti), a qualsiasi orario del giorno e della notte. Fai un salto anche alla Fontana di Canaletes e infilati nella Rambla de les Flores, la via dei fiorai.

La cattedrale e il Barrio Gotico

La cattedrale dedicata a Santa Eulalia, simbolo del centro storico, svetta sul quartiere Gotico, pieno di librerie, bar, ristorantini e negozi di antiquariato. Passeggiando per le strette stradine del Gotico, dove domina l’architettura risalente al XIII al XV secolo, ti sembrerà di trovarti nel Medioevo.

Barceloneta e il porto vecchio

La zona del porto vecchio è stata completamente riqualificata dopo il 1992 e le Olimpiadi: prima luogo di marinai e mercati di pesce, oggi è il centro del divertimento, con centri commerciali, ristoranti, negozi e cinema.

Barceloneta, anche definita “la Napoli di Barcellona”, corrisponde al vecchio quartiere dei pescatori, abitato a partire dalla metà del XVIII secolo.

Questa zona è rimasta intatta e oggi il quartiere è costellato anche di ristoranti, negozi e piccoli bar, e in estate raggiunge l’apice della vivacità, di giorno e di notte.

Il Raval

Lo abbiamo sconsigliato come quartiere in cui prendere la residenza, ma il Raval è un luogo da visitare.

È stato il quartiere dei cinesi (Barrio Chino) che venivano qui emarginati all’inizio del 1900 i lavoratori orientali, ma è anche l’ex quartiere della prostituzione e della delinquenza. Ancora oggi è meglio non avventurarsi in certi vicoli, specie di notte, ma il Raval è un quartiere dove stanno comparendo sempre più locali, ristoranti etnici e botteghe di artisti e immigrati.

Il Raval costeggia la Rambla e merita una visita il MACBA, il Museo di Arte Contemporanea.

Cattedrale di Santa María del Mar

Resa famosa dal romanzo storico La cattedrale del Mare di Ildefonso Falcones (che ti consigliamo) che ha poi anche ispirato l’omonima serie tv, è considerata il miglior esempio dello stile gotico catalano.

La parte migliore è l’interno: uno stile austero e solenne, con poche decorazioni, colonne ottagonali e, soprattutto, magnifiche vetrate. Non è raro imbattersi in un matrimonio, è tra le location preferite per dalle coppie che si dicono sì.

Le feste della città

Lo spirito accogliente della città passa anche attraverso le feste: numerose durante tutto l’anno, hanno profonde radici popolari e oltre ad essere momenti di svago sono occasioni per celebrare lo spirito indipendente catalano, le tradizioni e la cultura.

Oltre alle ferie di quartiere (ogni quartiere ha la sua festa), i cittadini di Barcellona si preparano ogni anno per celebrare il Carnevale, la Festa di Santa Eulàlia, Sant Jordi, Sant Joan, e la Cavalcata dei Re.

Ma il meglio di Barcellona viene fuori in particolare in due occasioni:

cinque giorni dedicati alla Festa della Mercè, la festa principale della città, che si celebra ogni anno il 24 settembre (dal 1902) in onore della Madonna della Mercede, patrona della città.

Durante la Festa della Mercè tutta la città è in festa.

Le strade si riempionodi gente, di ballerini di sardana, la danza popolare catalana ballata in cerchio con passi piccoli e precisi, di castellers, letteralmente torri umane, e parate e di fuochi d'artificio con i correfoc, persone travestite da demoni o mostri che percorrono le strade della città con petardi e fuochi d’artificio.

Imperdibile poi la Sfilata dei Giganti sulla Plaça de la Mercè, davanti alla cattedrale di Barcellona e sulla Plaça Sant Jaume, in cui enormi giganti con effigi di re, regine e nobili marciano per le strade di Barcellona accompagnati da gruppi di percussionisti.

Durante questi giorni di festeggiamento sono numerosi e in diverse parti della città, e conviene sempre consultare i programmi completi che vengono pubblicati ogni anno.

L’altro evento imperdibile, negli ultimi anni anche più popolare della Festa della Merè, è la Díada, la Festa della Catalogna, giorno festivo in tutta la regione.

Si festeggia ogni anno l’11 settembre: si ricorda la caduta di Barcellona nelle mani delle truppe borboniche dopo quattordici mesi di assedio, durante la guerra di successione spagnola nel 1714, e i caduti nei combattimenti, martiri della difesa delle libertà catalane.

L’11 settembre la città si riempie di persone che manifestano e celebrano l’indipendenza catalana e vengono organizzati moltissimi eventi:

  • Concerti e stand informativi animati da spirito di festa e di protesta insieme.
  • I balconi delle case vengono addobbati con la bandiera o la stella catalana
  • Le persone cantano l’inno della Catalogna, Els Segadors.
  • Si può assistere alla lettura di poesie catalaneconcerti e spettacoli di tradizionali balli catalani.
  • Torri umane e centinaia di persone in piazza nei cortei

Ti si è accesa la scintilla? Senti la voglia di partire? Abbiamo ancora alcune indicazioni pratiche da darti.

Quali documenti ti servono (per viaggiare e per rimanere)

Se hai la cittadinanza in un Paese dell’Unione Europea, per viaggiare a Barcellona e in tutta la Spagna non serve nemmeno il passaporto, basta la carta d’identità valida per l’espatrio.

Se decidi di vivere a Barcellona per un periodo più lungo:

  • dovrai richiedere il NIE, numero identificazione stranieri. Serve per poter aprire un conto in banca, avviare un’attività o accedere a servizi sociali e sanitari. È rilasciato dal corpo di Polizia Nazionale, e la procedura si può verificare direttamente sul sito.
  • Avrai anche bisogno dell’empadronamiento, il documento con cui ti registri presso il Comune. Il sito da consultare è quello del Comune di Barcellona. Nel caso avessi dubbi o difficoltà con le procedure di registrazione, puoi rivolgerti all’Amministrazione governativa della Spagna tramite il sito.

Prese di corrente e adattatori

Le spine elettriche sono dello stesso tipo di quelle italiane e non serve nessun adattatore.

Ti serviranno degli adattatori solo per i dispositivi con prese diverse o che funzionano con un voltaggio diverso dai 220 volt con una frequenza di 50 Hz.

Rete cellulare e wifi: cosa devi sapere

Rete cellulare

Da giugno 2017 all’interno dei paesi dell’Unione Europea non è più necessario attivare il roaming, per cui non c’è bisogno di avere una SIM locale per poter effettuare chiamate o usare i dati per navigare su internet (puoi usare quelli del tuo piano attuale).

Se vuoi avere una SIM con un operatore locale, i più importanti sono VodafoneMovistar e Orange, che offrono piani tariffari classici.

Wifi

Barcellona ha una delle più grandi reti di connessione internet gratuita in Europa.

Alberghi, negozi, centri ricreativi, ristoranti e alcuni edifici pubblici come le biblioteche spesso hanno spesso una (ottima) connessione gratuita, per cui se ti piace lavorare fuori casa difficilmente avrai problemi a trovare un hotspot affidabile (anche in spiaggia).

Nei coworking il wifi veloce è sempre incluso.

Per quanto riguarda la connessione a casa, a Barcellona è attiva la fibra e puoi scegliere l’operatore con l’offerta più adatta tra VodafoneYoigoMovistarOrange.

Noi non vediamo l’ora di poter tornare a viaggiare per fare un salto (anche) a Barcellona.

Nel frattempo, come forse sai, diversi membri della Family hanno già chiamato Barcellona “casa”, per periodi più o meno lunghi.

Dario e Denise hanno avuto la base a Barcellona per tre anni, e anche Botto e Luca ci hanno trascorso diversi mesi. Felice ci ha fatto l’Erasmus e non vede l’ora di tornarci.

Tutti hanno apprezzato le vibes di Barcellona, soprattutto per la facilità del lavoro da remoto e l’equilibrio vita-lavoro che consente di avere.

Da un lato puoi conoscere e restare in contatto con persone che vivono in un modo simile al tuo, dall’altro è una città in cui è facile prendersi una pausa: basta una passeggiata a Barceloneta o la vista della spiaggia per sentirsi in vacanza e rigenerarsi.

Se poi ti stanchi del centro, gli impianti sciistici sono a due ore d’auto, e i dintorni di Barcellona sono pieni di spiagge e luoghi naturali in cui vale la pena fare un salto.

Marketers Rating (da 0 a 5 🧢)

  • meteo 🧢🧢🧢
  • sicurezza 🧢🧢🧢
  • trasporti 🧢🧢🧢🧢🧢
  • ospitalità 🧢🧢🧢
  • vita notturna 🧢🧢🧢🧢🧢
  • facilità nel trovare casa 🧢🧢
  • presenza e qualità coworking 🧢🧢🧢🧢🧢
  • presenza di nomadi digitali 🧢🧢🧢🧢🧢
  • accesso wifi 🧢🧢🧢🧢🧢
  • velocità wifi 🧢🧢🧢🧢🧢
  • collegamenti con l’Italia e l’Europa 🧢🧢🧢🧢🧢
  • livello di digitalizzazione 🧢🧢🧢🧢🧢

Il (nostro) verdetto

Barcellona è una città dove passare un periodo della vita è senza dubbio stimolante, specialmente (ma non solo) da giovani.

Per chi ha una famiglia e dei figli è da valutare, perché potrebbe rivelarsi costosa.

Chi si occupa di creatività non può che trarre ispirazione dalla capitale catalana, che tra le altre cose ha il pregio di sprizzare energia da ogni vicolo.

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