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Vendi meno, guadagni di più: i colossi Tech ti insegnano perché usare i bundle

Ciao, ti diamo il benvenuto in 4/64.

4/64 è la newsletter premium che ti accompagnerà nel tuo viaggio dentro il mercato digitale.

Ci troverai solo ciò che conta: distilliamo il rumore del web per darti le informazioni che ti servono per cavalcare l’onda degli innovatori.

4/64 è la nostra bussola per capire il futuro e orientarci verso nuovi mari.

Troverai sempre, tra queste righe, notizie che non fanno notizia sui giornali. I media tradizionali sono costretti a rincorrere scandali e mode passeggere.

Noi ci concentriamo su ciò che non cambia e, proprio per questo, porta lontano.

Era da tempo che ci pensavamo e lavoravamo, Marketer. Finalmente hai tra le tue mani 4/64 (in anteprima). Questo è un numero speciale, pensato per i primi membri di Marketers.

Lascia che ti spieghiamo cosa troverai continuando a leggere:

  • 🔎 Da tenere sott’occhio. Un trend di mercato, analizzato nel dettaglio, per cogliere opportunità a cui non avevi ancora pensato;
  • 🚀 In azione. Tips esclusivi, tratti da ricerche e studi scientifici, e nuovi tool per mettere il turbo alle tue strategie di marketing e business;
  • 🧠 TG Dario. Gli insight fondamentali per capire dove sta andando il mercato digitale. Commentati da Marketers;
  • 🧭 La bussola. Letture selezionate per calibrare la vision, hackerare continuamente il tuo sistema operativo mentale e prendere decisioni migliori;
  • ❤️ Da Marketers. Il meglio di ciò che accade in questo movimento di questo movimento. Per non perdere i post, gli eventi o i consigli che contano.

Prenditi il giusto tempo. 4/64 sarà consegnata nella tua casella e-mail 1 volta ogni 14 giorni per permetterti di dare la giusta attenzione ai contenuti che ti interessano.

Sei pronto? 3… 2… 1…

SBAM! Not SPAM 😎

🔎 Da tenere sott’occhio: Home Fitness

Negli ultimi anni il mercato del fitness è stato travolto dall’innovazione: le fitness boutique hanno ridisegnato l’esperienza della palestra, rendendola più esclusiva.

L’epidemia da coronavirus, tuttavia, ha frenato l’ascesa di questi eldorado degli sportivi, disposti a pagare anche 40 o 50 euro per una singola lezione di spinning.

Allo stesso tempo ha favorito l’ascesa dell’home fitness. In Italia, durante il lockdown, Nike Training è stata la settima app più scaricata di tutte. Content creator, brand e personal brand già presenti nel mercato hanno goduto di una crescita esponenziale.

Tuttavia c’è ancora spazio per chi voglia lanciarsi:

  • Una ricerca del 2019 di MyProtein segnalava come gli italiani fossero primi in Europa per la spesa tra salute e fitness: 2532€ all’anno, tra abbonamento in palestra, integratori, piani nutrizionali, personal trainer e abbigliamento sportivo.
  • Tanti tra i 18 milioni di italiani iscritti in palestra, ma anche tanti tra quelli che non lo erano, hanno scoperto la comodità e la possibilità stessa di allenarsi a casa. Hanno costruito nuove abitudini e, in tanti casi, hanno anche acquistato attrezzi e materiali.
  • Molti non sono ancora tornati in palestra: si stima circa il 30% in meno di presenze e una perdita complessiva intorno ai 3 miliardi di euro per il settore del “fitness offline” in Italia.

👀 A chi ispirarsi?

  • Denise Dellagiacoma (Yoga Academy)
  • Giulia Calcaterra (Be Your Challenge)
  • Peloton
  • Strava
  • Tonal
  • Mirror
  • Technogym

💣 Previsioni di mercato

  • Il mercato globale dell’home fitness continuerà a espandersi, anche dopo la pandemia. Il solo settore degli attrezzi per il fitness a casa crescerà fino a raggiungere i 15.2$mld entro il 2027, con un +3,5% rispetto al 2020 (Allied Market Research);
  • Sempre più nicchie verticali verranno coperte da nuovi player che sapranno rispondere ai nuovi bisogni del pubblico. L’esempio di Strava, ma anche di Yoga Academy, ne è una prova;
  • In futuro, come ci ha raccontato la stessa Technogym, il mercato del fitness potrebbe andare verso un modello ibrido: le persone manterranno l’abitudine di allenarsi a casa, ma torneranno comunque in palestra, specialmente per socializzare. Anziché porsi in competizione, questi due mercati diventeranno complementari.

Nell’Insight che abbiamo pubblicato all’interno di Marketers abbiamo analizzato in profondità ogni player di questo mercato e abbiamo individuato i 3 fattori critici di successo nell’home fitness.

Ti consigliamo di leggerlo, Marketer:

Clicca qui.

🚀 In azione

💣 Teoria e pratica dei rituali

C’è un particolare che abbiamo identificato come asso nella manica dei maggiori business di successo nell’home fitness: promuovono rituali.

La buona notizia? Praticamente tutti i prodotti e servizi possono includere rituali. E ricevere incredibili benefici.
Secondo questo studio di Harvard, quando le persone compiono un rituale prima di consumare un prodotto:

  • Si gustano di più l’esperienza;
  • Si gustano di più il prodotto;
  • Sono disposte a pagare di più (fino al +74%).

Un esempio? La persona che apre la bottiglia di vino o a cui il cameriere lo fa assaggiare è di solito quella che lo ritiene più buono.

Ci sono diversi motivi che spiegano questo fenomeno, Marketer:

  • I rituali ci fanno sentire più coinvolti con il prodotto o servizio e, secondo l’effetto Ikea, tendiamo a valutare di più qualcosa quando sentiamo di averci messo del nostro;
  • Associamo i rituali a momenti positivi, come il nostro compleanno, il Natale o altre festività.

Diversi brand hanno introdotto rituali nella loro customer experience: Ringo, tra gli altri, promuove un rituale di consumo, facendo spesso vedere persone che dividono in due il biscotto prima di mangiarlo.

👉 Come diffondere un rituale per il tuo brand o personal brand?

Una volta che hai elaborato una serie di azioni che formano il tuo “rituale di marca” segui queste 4 indicazioni nelle comunicazioni ai tuoi potenziali clienti:

  • Dimmi quando. Devi dire ai tuoi potenziali clienti in che momento o situazione dovrebbero eseguire il rituale: con gli amici, a casa, durante una particolare ricorrenza?
  • Dimmi cosa. Mostra tutti i passaggi del rituale così che chi guarda o legge possa ripeterlo con facilità e riconoscersi negli stessi gesti;
  • Mostrami il prodotto. Includi sempre il tuo prodotto (o servizio) al centro del rituale e fallo vedere.
  • Dammi significato. Il tuo rituale deve essere in linea con la vision e la mission del tuo brand e personal brand. Esempio: se il tuo obiettivo è connettere le persone in tutto il mondo, è opportuno che il tuo rituale sia un momento di connessione.

📱 ManySMS

Ultimamente stiamo testando diverse strategie di SMS Marketing.

Sapevi che ManyChat dà la possibilità di inviarli tramite la propria piattaforma? Purtroppo la funzione non è disponibile nel nostro Paese.

Se ti interessa, unisciti a Omar Bragantini, growth manager di Marketers Accelerator, per richiedere di attivare la possibilità di invitare gli SMS anche all’Italia: clicca qui per partecipare.

Altra notizia bomba: Facebook ha annunciato l’integrazione di Messenger con i Direct. E proprio qualche giorno fa ManyChat ha confermato una nuova partnership con Instagram.

💣 Big things are coming!

🧠 TG Dario

🧨 Si spaccano?

16 mesi di indagini e 449 pagine di report dopo, il Congresso degli Stati Uniti è arrivato a una conclusione: il monopolio di Google, Facebook, Apple e Amazon va fermato (Recode).

  • Amazon è accusata di favorire i propri prodotti rispetto a quelli dei venditori di terze parti, ai quali può imporre percentuali sempre più alte vista la sua sempre maggiore espansione.
  • Facebook è stata contestata la strategia di acquisizione «copy, acquire, kill», che negli ultimi anni l’ha portata a inglobare Instagram e Whatsapp.
  • Google è accusata di contrastare in maniera anti-competitiva motori di ricerca verticali, come Expedia o Yelp, e di obbligare i produttori di smartphone Android a pre-installare le proprie app.
  • Apple, infine, è accusata di monopolio nel mercato delle app, grazie al quale può chiedere commissioni del 30% per le vendite in-app.

Le soluzione principale? Scorporare alcune attività di Amazon, Facebook, Google o Apple.

Viste le divisioni tra Repubblicani e Democratici sul tema (New York Times), i risultati delle elezioni di novembre saranno uno spartiacque. Se vincesse Biden, questo report sarebbe la roadmap della sua amministrazione.

🇺🇸 Gli USA fanno causa a Google

Intanto, lo scorso 20 ottobre, il Dipartimento di Giustizia ha accusato Google di aver protetto illecitamente il suo monopolio (New York Times).

  • Qual è il problema, visto che Google è gratis? Secondo l’accusa, la posizione dominante di Google sul mercato ha impedito la crescita o la nascita di competitor che, per esempio, raccolgano meno dati personali o comunque innovino (New York Times).

Google, tra le altre cose, è accusata di aver stretto un accordo tra gli 8 e i 12 miliardi di dollari con Apple per essere il motore di ricerca predefinito su iPhone, iPad e altri dispositivi iOS (Bloomberg).

  • Gli esperti ci vanno comunque cauti: “Chi si aspetta una scossa al settore tecnologico potrebbe rimanere deluso”, avverte un’analisi di Reuters.

🇪🇺 E l’Europa che fa?

L’Unione Europea ha anticipato di qualche mese i colleghi americani, avviando durante l’estate inchieste su Apple e Amazon.

Le due aziende sono in buona compagnia: negli ultimi anni l’Antitrust europeo ha multato Google in varie occasioni per un totale di 8 miliardi euro (Wired).

Entro fine 2020, inoltre, l’Unione dovrebbe approvare il Digital Services Act (Financial Times). Le “regole di

Internet” attualmente in vigore in Europa risalgono agli anni Novanta.

Il Digital Services Act, che aggiornerà queste regole, si concentrerà su 4 servizi chiave:

  1. App store, marketplace e social network;
  2. Motori di ricerca;
  3. Sistemi operativi;
  4. servizi in cloud.

L’Europa, tra le diverse cose, starebbe pensando di limitare il microtargeting – favorendo, invece, la pubblicità contestuale – e di dare la possibilità agli utenti di disattivare gli algoritmi che fanno content curation (TechCrunch).

Ciò vorrebbe dire, per esempio, che noi europei potremmo avere il diritto di avere un feed di Facebook non dettato dalle scelte dell’algoritmo. Questo per limitare, in particolare, la diffusione di fake news e disinformazione.

🍿 Il futuro è in bundle?

Il mercato delle subscription è sempre più frammentato. Nascono nuove membership ogni mese. La soluzione può essere una bundle economy? Per Apple pare di sì.

Lo scorso 15 settembre, infatti, ha annunciato Apple One: sarà essenzialmente un bundle di tutte le app della Mela (Music, TV+, Arcade e iCloud). Almeno inizialmente, in Italia non sarà presente Fitness+, la soluzione Apple per l’home fitness (La Stampa).

In altri settori il bundling ha già portato i suoi frutti: la musica è l’esempio più chiaro.

Il modello “un-bundled” di iTunes – paghi 10€ per un disco – è stato sostituito dal “bundle” Spotify: paghi 10€ al mese per ascoltare tutta la musica del mondo. Il risultato? Potrebbe essere controintuitivo, ma i profitti dell’industria musicale sono cresciuti negli ultimi anni:

ricavi dell'industria musicale

Fonte: Statista

Se le persone non pagano più per i dischi, come è possibile che i profitti siano cresciuti così tanto dal 2016 in poi?

Semplice, come spiega l’imprenditore e investitore Chris Dixon in questo imprescindibile articolo, i bundle portano benefici tanto ai venditori quanto ai clienti. Prendiamo questo esempio:

Luca, amante dello sport, valuta 10€ l’accesso a Sky Sport e 3€ quello a History Channel. Al contrario per Marco, amante della storia, History Channel vale 10€ e Sky Sport, invece, 3€.

Tieni presente questo: le persone acquistano perché pensano che il prodotto o servizio valga di più rispetto al prezzo che pagano per averlo.

Possiamo perciò dire che in questo caso il prezzo ottimale per vendere Sky Sport a Luca e History Channel a Marco è intorno ai 9€ (€10 – 10%).

Così facendo, Sky otterrebbe 18€ di entrate da questi due diversi clienti.

Se però creasse un bundle, offrendo Sky Sport + History Channel a un prezzo più conveniente rispetto all’acquisto separato dei due abbonamenti? Beh, massimizzerebbe i profitti. Ecco cosa succederebbe:

  • Potrebbe chiedere €11,70 (€13 – 10%) a entrambi i clienti;
  • I clienti riceverebbero così più valore (2 canali invece di 1) per un prezzo minore;
  • La stessa Sky ricava più denaro dagli stessi due clienti (23,40€).

È una situazione win-win.

🔥 Come potrebbe diffondersi questa strategia nel mondo digitale?

Ecco uno dei possibili esempi:

  • Un servizio che vende frutta in membership mensile potrebbe fare un bundle con un altro servizio che vende verdura;
  • Mettiamo che entrambi i servizi costino 30€ al mese: potrebbero offrire il bundle a 50€;
  • Il risultato? Entrambi riceverebbero più ordini, dando più valore ai rispettivi clienti.

Marketer, tu come la sfrutteresti? Spara la tua idea in community 😎.

⚠️ Tik Tocchio.

Ora che l’attenzione è tutta sulle Big Tech, la sfida tra Tik Tok e gli Usa è passata un po’ in secondo piano. Tuttavia è il caso di tenerla ancora d’occhio.

Riassunto delle puntate precedenti:

  • Il governo statunitense, ad agosto, ha dato un ultimatum a TikTok: se non avesse venduto almeno parte della società a un’azienda americana entro il 15 settembre, l’app sarebbe stata bannata nel paese dopo pochi giorni (Wired);
  • Il 19 settembre sono state annunciate trattative per la nascita di TikTok Global, in collaborazione con le americane Oracle e Walmart. Così facendo il 20, che doveva essere il giorno del ban, è stato posticipato al 27 settembre (Repubblica);
  • Il 27 settembre è arrivato, senza accordo tra TikTok e le aziende americane, ma un giudice ha di nuovo bloccato il ban (Rai News).

Le prossime date importanti per questa vicenda sono il 4 novembre, quando ci sarà un’udienza per approfondire il caso, e il 12 novembre, quando dovrebbero entrare in vigore ulteriori restrizione previste ad agosto.

⁉️ Cosa potrebbe succedere?

  • La battaglia contro TikTok è parte di una più generale guerra di Trump contro la Cina, che ha coinvolto anche WeChat. L’accusa, genericamente, è che queste app cinesi siano una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti;
  • Come ha raccontato il New York Times, già ad agosto diverse grandi aziende hanno interrotto i rapporti con gli influencer della piattaforma, in attesa di sviluppi;
  • Il ban dagli store americani sarebbe un grosso colpo per TikTok, che al momento conta circa 100 milioni di utenti negli Stati Uniti;
  • Chi potrebbe approfittare di un ban? Difficile dirlo ora, ma Triller pare fare sul serio. Vuole quotarsi in borsa (Wired) e sta pagando alcuni dei top creators di TikTok per passare sulla propria piattaforma (New York Times).

🧭 La bussola

💔 Il marketing della nostalgia (5 minuti).

Negli ultimi mesi sempre più brand hanno usato la leva della nostalgia nelle loro ads. Business Insider, in questo articolo, spiega i motivi dietro questa scelta. Uno tra tutti? Le persone, in tempi incerti, vogliono qualcosa che ricordi loro momenti più felici.

💐 La rivincita del brutto (5 minuti).

Sempre più persone stanno creando siti che si distaccano dall’estetica prevalente su Internet. Perché? Già The Atlantic, nel 2019, parlava della “saturazione del bello”. Oggi sta emergendo un altro fenomeno interessante: i giardini digitali. Ne parla Vice in questo articolo.

🦸🏻‍♂️“Indistrattibili” (10 minuti).

Una distrazione è “uno stimolo o un’attività che porta via l’attenzione dal nostro interesse primario”. Nel 2020 riuscire a controllarle è un vero e proprio superpotere. Lifehacker, in questo articolo, condivide 4 tattiche per gestire i trigger della distrazione (interni ed esterni).

❤️ Da Marketers

💰 L’altro lato delle affiliazioni

Marketer, la prima cosa che viene in mente a noi Marketers quando sentiamo la parola “affiliazioni” sono network, percentuali e campagne.

Cosa succede però quando si è dall’altro lato? Il nostro direttore marketing, Elio Amato, negli ultimi mesi l’ha provato sulla pelle. L’ha raccontato in questo post.

Dentro trovi i 7 motivi per cui dovresti pensare a un programma di affiliazione per il tuo business (o quello di un tuo cliente).

🌳 Ragionamenti “green”

Aggiungiamo noi: ragionamenti interessanti (da veri bgers). Giorgia Colavita ha proposto un gran bello spunto su cui discutere: «la curva dell’era tecnologica» sta lasciando spazio a una «rivoluzione eco-sostenibile».

Tu che ne pensi, Marketer? Dai un’occhiata all’opinione di Giorgia e dì la tua nei commenti.

📦 0-200,000 in 1 anno

Nella sezione “Diario di bordo”, che siamo certi diventerà la preferita di tanti Marketers, sono iniziate ad arrivare tante storie davvero fantastiche.

Un esempio? Debora, che da addetta al customer service è diventata un’imprenditrice. Oggi la sua azienda, Momoka, è in continua crescita. Nel suo post ci ha raccontato alcuni piani per il futuro (no spoiler 😎).

👵🏻 In cucina con Nonnas

«Può una pandemia bloccare un business offline che vive di turismo?»

Beh, la domanda che ha posto Ilaria sembra avere una risposta scontata. In realtà la sua esperienza con Nonnas, un grandioso progetto che connette Italia e Stati Uniti, dice l’esatto opposto: leggi qui.

👀 Dietro le quinte

Non possiamo dirti molto, perché… “ciò che succede dentro la War Room, rimane dentro la War Room”.

Ma ti possiamo assicurare che là dentro stanno succedendo diverse cose interessanti. Nelle ultime settimane sono stati pubblicati 2 report strategici: quello riguardo il lancio di settembre di Yoga Academy e Be Your Challenge Fit.

Ah, Marcello Chiapponi (Human of Marketers e candidato ai Marketers Awards) ha pubblicato un case study su come è passato dall’essere un fisioterapista di paese a diventare un imprenditore digitale.

Candidati alla War Room appena ne avrai i requisiti. Puoi farlo cliccando qui. Nei prossimi mesi rilasceremo sempre più informazioni confidenziali e riservate.

Beh, per oggi è tutto, Marketer. Noi ci leggiamo al prossimo 4/64. E ricorda:

SBAM! Not spam 🤟,

Dario e la Marketers Family.

Rimini 2024

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