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Remote: la vita da nomade digitale Palermo

Scendere per ripartire. Che poi è un po’ un paradosso se parliamo di ‘migrazioni di crescita’, di destini da formare, di richiami fortissimi verso la realizzazione che tutti sogniamo.

Prima di iniziare a leggere il nostro Remote, chiediti con estrema schiettezza: sei pronto a lasciare tutto e andare a lavorare in un luogo ben diverso dalle quattro mura di casa?

Oltre ogni ragionevole dubbio, se hai una carica adrenalinica che supera le naturali riflessioni, allora sei già un pezzo avanti.

Altrimenti: pensa, ragiona, non rimuginare.

E se hai già scelto, e se hai soprattutto la possibilità di prendere e partire senza stravolgere tutto – o forse proprio per stravolgere tutto -, magari con la comodità dello smart working, cosa c’è di meglio di mare, paesaggi, buon cibo e calore universale e popolare?

Sembrano banalità, ma cambiano la vita.

Ecco perché Palermo per noi è più di una proposta. Ma va studiata nel dettaglio, analizzata per non trovarsi di fronte a problemi e dunque necessità impellenti.

Come nei precedenti ‘Life’, proveremo a rispondere a una domanda che ti sarai posto – o che ti porrai, prima o poi –: dove potrei andare a vivere in regime di smart working?

Il focus sarà sulla Sicilia, e in particolare su Palermo.

Un po’ di box “checkate”: clima, bellezza, buon cibo. Ma è tutt’oro ciò che luccica sotto il sole palermitano?

Ecco cosa andremo a vedere:

  • Pro e contro di vivere e lavorare nel capoluogo palermitano
  • Qual è il costo della vita
  • Come fare a trovare casa: a chi affidarsi?
  • Cucinare e ristoranti. Ordinare non è semplicissimo…
  • Staccare dal lavoro e un po’ di consigli
  • Cosa visitare, ma meno mainstream
  • Il nostro punteggio finale

Ci sei?

Partiamo!

Pro e contro di vivere e lavorare nel capoluogo palermitano

"Abbiamo scelto di vivere a Palermo perché qui puoi vivere circondato dalla bellezza".

Queste parole sono di Giorgio Gori, 25 anni, fondatore di Artificial. A un giornale locale, Giorgio ha parlato della scelta di vivere nel capoluogo siciliano. Di non avere rimpianti. Di essere esente da rimorsi.

Giorgio è uno dei (comunque) numerosi esempi di giovani che decidono di fare il percorso inverso alla migrazione di massa.

Conosciuti i ritmi alti di una realtà del nord, Milano esempio massimo, provano a rallentare il tempo e allo stesso tempo a rendersi produttivi, in questo caso circondandosi di clima, sapori, virtuosismi che solo un posto come Palermo sa regalarti.

La Sicilia è un’opportunità, è tutto vero.

Ma non per questo bisogna nascondersi dietro a un dito: per mille pro, ci sono altrettanti contro.

Andiamo a vedere nel dettaglio, per quanto possibile, punti a favore e sfavore. Senza prendere parti: solo per darti un’idea di massima.

ANALIZZIAMO I PRO

Quando si parla di Palermo, vanno ricordati essenzialmente due fattori: parliamo di una grande città – cinquemila chilometri quadrati in estensione –, ma allo stesso tempo c’è un forte senso di ruralità.

Cosa vuol dire? Che per quanto grande, Palermo mantiene le caratteristiche di una città semplice, fondata sull’agricoltura e sostanzialmente sul turismo.

Un pro può essere lo sviluppo del terziario, che in questi anni sta vivendo una crescita incredibile, soprattutto per la distribuzione e il commercio.

Lavorare in una città in espansione, viverla nel suo piccolo boom (e sicuramente post pandemia ci sarà una forte ripresa), vuol dire partecipare a un piccolo miracolo che si ripete quotidianamente.

Il contenuto costo della vita è un fattore molto positivo – e l’analizzeremo nel dettaglio -; così come lo è la vastissima gamma di scelta di luoghi da visitare.

Se ti piace l’arte, avrai di fatto l’imbarazzo della scelta. Dal centro città all’incrocio dei Quattro Canti, fino ai teatri cittadini dove si chiude con un meraviglioso street food palermitano.

Il centro è spesso bazzicato dagli universitari, quindi ricco di vita. Bar aperti fino a tardi e serate indimenticabili pronte ad essere scritte.

Poi c’è l’atmosfera: molto rilassata, insita nella città.

Muoversi senza auto è possibile e conveniente – dato il traffico – e la periferia dal centro non è per nulla impossibile da raggiungere.

Dulcis in fundo: vuoi mettere il clima?

In estate picchia forte il sole – tassi di umidità particolarmente bassi -, ma in inverno non ti troverai mai a dover inserire le catene alla macchina. Tanto per capirci.

Detto così, insomma, sembra fantastico. Ma cosa nasconde Palermo?

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