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Remote: la vita da nomade digitale Palermo

21 Aprile 2023
Marketers

Scendere per ripartire. Che poi è un po’ un paradosso se parliamo di ‘migrazioni di crescita’, di destini da formare, di richiami fortissimi verso la realizzazione che tutti sogniamo.

Prima di iniziare a leggere il nostro Remote, chiediti con estrema schiettezza: sei pronto a lasciare tutto e andare a lavorare in un luogo ben diverso dalle quattro mura di casa?

Oltre ogni ragionevole dubbio, se hai una carica adrenalinica che supera le naturali riflessioni, allora sei già un pezzo avanti.

Altrimenti: pensa, ragiona, non rimuginare.

E se hai già scelto, e se hai soprattutto la possibilità di prendere e partire senza stravolgere tutto – o forse proprio per stravolgere tutto -, magari con la comodità dello smart working, cosa c’è di meglio di mare, paesaggi, buon cibo e calore universale e popolare?

Sembrano banalità, ma cambiano la vita.

Ecco perché Palermo per noi è più di una proposta. Ma va studiata nel dettaglio, analizzata per non trovarsi di fronte a problemi e dunque necessità impellenti.

Come nei precedenti ‘Life’, proveremo a rispondere a una domanda che ti sarai posto – o che ti porrai, prima o poi –: dove potrei andare a vivere in regime di smart working?

Il focus sarà sulla Sicilia, e in particolare su Palermo.

Un po’ di box “checkate”: clima, bellezza, buon cibo. Ma è tutt’oro ciò che luccica sotto il sole palermitano?

Ecco cosa andremo a vedere:

  • Pro e contro di vivere e lavorare nel capoluogo palermitano
  • Qual è il costo della vita
  • Come fare a trovare casa: a chi affidarsi?
  • Cucinare e ristoranti. Ordinare non è semplicissimo…
  • Staccare dal lavoro e un po’ di consigli
  • Cosa visitare, ma meno mainstream
  • Il nostro punteggio finale

Ci sei?

Partiamo!

Pro e contro di vivere e lavorare nel capoluogo palermitano

“Abbiamo scelto di vivere a Palermo perché qui puoi vivere circondato dalla bellezza”.

Queste parole sono di Giorgio Gori, 25 anni, fondatore di Artificial. A un giornale locale, Giorgio ha parlato della scelta di vivere nel capoluogo siciliano. Di non avere rimpianti. Di essere esente da rimorsi.

Giorgio è uno dei (comunque) numerosi esempi di giovani che decidono di fare il percorso inverso alla migrazione di massa.

Conosciuti i ritmi alti di una realtà del nord, Milano esempio massimo, provano a rallentare il tempo e allo stesso tempo a rendersi produttivi, in questo caso circondandosi di clima, sapori, virtuosismi che solo un posto come Palermo sa regalarti.

La Sicilia è un’opportunità, è tutto vero.

Ma non per questo bisogna nascondersi dietro a un dito: per mille pro, ci sono altrettanti contro.

Andiamo a vedere nel dettaglio, per quanto possibile, punti a favore e sfavore. Senza prendere parti: solo per darti un’idea di massima.

ANALIZZIAMO I PRO

Quando si parla di Palermo, vanno ricordati essenzialmente due fattori: parliamo di una grande città – cinquemila chilometri quadrati in estensione –, ma allo stesso tempo c’è un forte senso di ruralità.

Cosa vuol dire? Che per quanto grande, Palermo mantiene le caratteristiche di una città semplice, fondata sull’agricoltura e sostanzialmente sul turismo.

Un pro può essere lo sviluppo del terziario, che in questi anni sta vivendo una crescita incredibile, soprattutto per la distribuzione e il commercio.

Lavorare in una città in espansione, viverla nel suo piccolo boom (e sicuramente post pandemia ci sarà una forte ripresa), vuol dire partecipare a un piccolo miracolo che si ripete quotidianamente.

Il contenuto costo della vita è un fattore molto positivo – e l’analizzeremo nel dettaglio -; così come lo è la vastissima gamma di scelta di luoghi da visitare.

Se ti piace l’arte, avrai di fatto l’imbarazzo della scelta. Dal centro città all’incrocio dei Quattro Canti, fino ai teatri cittadini dove si chiude con un meraviglioso street food palermitano.

Remote: la vita da nomade digitale Palermo 1

Il centro è spesso bazzicato dagli universitari, quindi ricco di vita. Bar aperti fino a tardi e serate indimenticabili pronte ad essere scritte.

Poi c’è l’atmosfera: molto rilassata, insita nella città.

Muoversi senza auto è possibile e conveniente – dato il traffico – e la periferia dal centro non è per nulla impossibile da raggiungere.

Dulcis in fundo: vuoi mettere il clima?

In estate picchia forte il sole – tassi di umidità particolarmente bassi -, ma in inverno non ti troverai mai a dover inserire le catene alla macchina. Tanto per capirci.

Detto così, insomma, sembra fantastico. Ma cosa nasconde Palermo?

Risorse Marketers
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ANDIAMO A VEDERE I ‘CONTRO’ NEL DETTAGLIO

Dopo tanto lavoro, soprattutto di incremento del numero delle forze dell’ordine, Palermo è rientrata in parametri normali per quanto riguarda il senso di sicurezza.

Secondo un’indagine di Numbeo, l’82% dei cittadini ritiene però che ci sia corruzione tra le fila di chi guida la città.

Le classifiche del Sole 24 Ore, inoltre, piazzano Palermo tra le prime 15 città italiane per denunce per “furti con strappo”; nona per furti di autovetture e sesta per rapine.

Palermo è inoltre prima per rapine in esercizi commerciali, sesta per quanto riguarda la piaga “usura”.

Traffico, trasporti e lavoro nero sono altri elementi più volte posti in attenzione dagli stessi cittadini.

Il costo della vita a Palermo?

Oh, non ti aspettare di trovare prezzi super competitivi: qui si tratta comunque di una grande città. E la Sicilia, soprattutto negli ultimi mesi, si è riscoperta territorio dove il caro-vita “galoppa”.

Come racconta il Quotidiano di Sicilia, è stata l’Unione nazionale consumatori a rimettere tutto in discussione.

A partire dai prodotti alimentari: a Palermo c’è stato un serio rialzo, specialmente dei prodotti tipici.

Per quanto riguarda i servizi ambulatoriali, ossia le visite mediche specialistiche, servizi dentistici e paramedici, come la fisioterapia, ci sono stati rialzi considerevoli. E Palermo guida la classifica dei rincari per la fornitura di acqua e servizi.

Ovviamente, nulla di preoccupante: con un lavoro normale, è tutto molto sostenibile.

Veniamo però al tema “abitazioni”

Palermo ha 25 quartieri distinti, ognuno di questi è caratterizzato in modo diverso per quanto riguarda servizi, paesaggio e atmosfera.

In attesa di capire come, dove, perché trovare casa in una determinata zona, ti diamo un dato significativo: i prezzi medi di una casa si aggirano intorno ai 1000 euro al metro quadrato. Per un appartamento, il fitto può variare dai 300 ai 500 euro mensili: la media è di 8,3 euro a metro quadro al mese.

Dove trovare però casa?

Oltre i vari servizi online, da Idealista Casa.it, oltre chiaramente alle agenzie immobiliari capillarmente distribuite sul territorio palermitano, anche andare direttamente a parlare con i privati non è da sottovalutare.

Quello che c’è da sapere: Palermo è una delle città italiane che mantiene la pianificazione urbana del medioevo!

Scegliere dunque un posto ricco di fascino, cultura e vita non è complicato.

Partiamo dal quartiere della Kalsa. Via Lincoln, Via Roma, Corso Vittorio Emanuele e Foro Italico: c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Gli arabi fecero qui il loro quartier generale, prendendosi tutti i palazzi del governo.

Kalsa arriva proprio da “Khalisa”, che significa “puro” cioè “eletto”.

E’ uno dei quartieri più forti in termini di investimenti e ristrutturazioni, ed è diventato sede di hotspot urbani come il Mikalsa e il Kursaal Kalhesa.

E poi le dimore nobiliari: Palazzo MirtoPalazzo Ajutamicristo (di Carlo V!). E i musei.

Quanto costa un affitto in questa zona: 7,2 €/m² mese.

Meraviglia delle meraviglie, il quartiere La Vucciria. Racchiuso nel Castello a Mare, da Via Roma ci si arriva in un secondo. E poi si passa dalla Cala, ossia un mercato secolare che è il cuore pulsante di Palermo.

Non è più come un tempo, ma il quartiere non ha perso il suo status, il suo fascino storico.

Ci sono palazzi con case all’interno che meritano di essere prese in considerazione per un affitto.

Quanto costa un affitto in questa zona: 7,9 €/m² mese.

Un altro dei mercati storici di Palermo è al quartiere Ballarò, all’interno del mandamento di Albergheria. Si parte dagli edifici di Piazza Bologni e si arriva a Corso Tukory: le abitazioni sono belle e anche la zona è piena di visitatori, spesso per le bancarelle dello street food.

Il quartiere è di tipo multiculturale: a tanti ricorda l’età dell’oro palermitana, tanti immigrati hanno aperto i loro negozi di prodotti tipici. E vuoi mettere una colazione con vista sulla Chiesa del Carmine?

Quanto costa un affitto in questa zona: 7,0 €/m² mese.

Un altro tra i quartieri più belli di Palermo è sicuramente il Capo. A renderlo fantastico è il contesto: pieno di stradine, di vicoli, di scorci. Manna dal cielo per i turisti alla ricerca della foto perfetta.

A dominare la scena c’è il Teatro Massimo, oltre ovviamente al tono ecclesiastico del quartiere. Tra la Chiesa dell’Immacolata e la Chiesa di Sant’Agostino, ogni frammento è da non sottovalutare.

Questa è una zona altamente turistica: tanti appartamenti in affitto e in vendita. E bed and breakfast nell’attesa…

Quanto costa un affitto in questa zona: 7,2 €/m² mese.

Oh, c’è il più antico, che è Albergheria. Che è pure il più nobile, conosciuto come il mandamento di Palazzo Reale.

Qui i Fenici iniziarono a lavorare al luogo reale nella parte più alta della città. E gli angoli sono da pelle d’oca, tra Piazza Bologni, i palazzi nobiliari, Carlo V e la statua, Palazzo Sclafani.

Alcune case sono interessanti, ma non sarà esattamente semplicissimo trovare quella dei tuoi sogni.

Quanto costa un affitto in questa zona: 8,5 €/m² mese.

Chiudiamo il piccolo tour con il quartiere di Castello a Mare. Ovviamente, vien da sé: il nome è dovuto al castello che un tempo sovrastava il mare.

Nonostante il bombardamento del 1943, la zona ha mantenuto palazzi e chiese spettacolari. E c’è il famoso Pantheon di Palermo, in cui l’autore Giuseppe Lanza Tomasi di Lampedusa aveva il suo palazzo ancestrale.

Ovviamente, vale quanto scritto per Albergheria: ci sono zone molto più residenziali. Ma se hai disponibilità e fortuna, questa parte di Palermo potrebbe certamente rubarti il cuore.

Quanto costa un affitto in questa zona: 9,1 €/m² mese.

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Spazi di coworking a Palermo

E se mai ti dovessi stancare della stupenda vista, sappi che a Palermo ci sono tantissimi spazi di coworkingChiaramente in affitto. Chiaramente di tutti i tipi.

Del resto, Palermo è la principale rete di vie di comunicazione siciliana. Ha collegamenti verso tutte le città d’Italia e verso l’estero.

Qui dipende tutto da cosa cerchi: vuoi un ufficio temporaneo nel centro del business o in una zona residenziale? Preferisci lavorare in un ambiente bello anche per accogliere clienti o amici?

Se desideri co-lavorare a Palermo, sappi che i costi sono accessibili anche per i budget più ristretti.

Agli inquilini, come racconta MatchOffice, sono offerte opzioni di leasing flessibili. Includono termini orari, giornalieri o mensili.

E per affittare una postazione di lavoro in un luogo di coworking a Palermo, paghi dai 10 ai 50 euro al giorno, per arrivare a circa 300-750 euro al mese.

I proprietari offrono spesso sconti sui servizi e la possibilità di avere libero accesso alle aree condivise.

Una chicca, intanto.

Secondo la community online “Nomadlist”, la città di Palermo è all’ottavo posto in Italia tra i posti migliori in cui lavorare in smart working.

La graduatoria è stata stilata in base a quattro parametri: la velocità di connessione, il divertimento, il costo della vita e la sicurezza.

Leoluca Orlando, il sindaco, ha voluto commentare questo risultato:

“Si chiude il cerchio dell'Innovazione, che parte da un impegno sulle infrastrutture e crea opportunità di ulteriore attrattività della nostra città. Il diritto a lavorare dove si preferisce deve essere accompagnato da una offerta digitale all'altezza”. 

“Palermo sempre di più città dei diritti, di chi arriva per visitare, lavorare o perché in cerca di un posto sicuro“.

Del resto, gli investimenti sul settore, anche nella parte infrastrutturale, stanno dando vantaggi in termini di indotto e attenzione internazionale.

Ah, e un tema dominante è pure il cibo.

Mangiare a Palermo

Domanda fatidica: come si mangia a Palermo?

Vietato dare feedback negativi.

Per la sua posizione geografica strategica, nel cuore del Mediterraneo, questa città è sempre stato oggetto di conquista da parte delle dominazioni straniere.

Si sono mescolate nel tempo. Si sono fuse in un’unica realtà.

Proprio attraverso il cibo, possiamo ripercorrere la storia di ogni popolo: dai greci ai romani, dagli arabi ai normanni, dagli svevi agli angioini. Passando per aragonesi e spagnoli.

Insomma, è la tradizione che cambia volto, forma, consistenza. E ci ha regalato vere e proprie icone.

Tipo? La cassata. O lo sfincione. O le panelle, i crocchè, il pane con la milza e la pasta con le sarde.

Cous cous e anelletti al forno, ovviamente pure l’arancinA (come dicono i siciliani).

Bene, ma per pausa pranzo? Che si fa?

Hai davanti a te scelte particolari, uniche, ma anche la possibilità di trovare una buona tavola calda all’angolo al bar.

Chiaramente, l’esperienza aiuterà tanto. Nel mentre, ti diamo qualche indicazione sicuramente felice.

  • Prova i mercati! Puoi provare quello della Vucciria, ricavato all’interno dell’antica valigeria Quattrocchi. Menù a basso costo e tutto biologico. In alternativa, quello di Capo, Ballarò e San Lorenzo.
  • Le osterie non sono solo a Roma: a Palermo sono buonissime, come dimostra l’Osteria Ballarò, o quella dei Vespri. Prodotti tipici, buon vino, profumo e sapori dell’estate ma non solo.
  • Lo street food: insane! Tra arancine, rollò, spitini, pizzotti, rizzuole e ravazzate, tra pane e panelle, tra pani ca meusa, lo sfincione e u’ purpu vugghiutu in piazza Mondello. Imbarazzo – ma vero – della scelta.
  • Cibo etnico, da non sottovalutare. Dal pesce all’indiano, dal cous cous al Quds palestinese. C’è sempre un tocco etnico in ogni zona palermitana. Non ti resta che gustarla.
  • Le pasticcerie. Ampia scelta. Tutto buono, praticamente ovunque. Cassate e cannoli, l’altro lato della Sicilia che conosci e che ti farà innamorare ancora di più. Tipo il gelato. E tipo le granite.

Piesse: sono presenti i migliori servizi di delivery in città. Anche per una cena tranquilla, hai già risolto la situazione.

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Dopo il lavoro: cosa fare?

Mettiamo dunque questo scenario: hai passato la giornata a lavorare, tra call e task da completare. Hai fatto giusto le commissioni che riuscivi a portare a termine senza troppi patemi.

Hai chiamato casa. Hai risolto gli ultimi dubbi. Hai un paio di amici che aspettano tue notizie: dove li porti?

Prima idea, facile: l’aperitivo.

Ecco, dimentica gli aperitivi buffet, i locali fancy. Qui vogliamo andare in posti veri, conoscere le persone e quindi realmente il territorio.

Il centro della movida palermitana è in piazza Caracciolo, davanti al mercato della Vucciria.

Fritti misti e street food garantito, una birra o un buon bicchiere di vino possono solo accompagnare.

A tal proposito, un giretto alla Taverna Azzurra non è da escludere: ha pochi posti a sedere, ma è fatto per viverlo all’aperto.

Se non sei pro confusione, enoteche e baretti faranno al caso tuo. E se non sei pro confusione, skippa direttamente il prossimo consiglio: quello sulla Festa di Santa Rosalia.

Religione, folklore, tradizione: tutto mischiato nella notte tra il 14 e il 15 luglio, quando tantissimi palermitani sfilano dalla Cattedrale al Foro Italico, accompagnando il Carro della Santuzza e aspettando insieme i fuochi a mezzanotte.

C’è anche una versione invernale, a metà dicembre, ma è tipicamente legata allo Streetfood: comunque, all’aperto è piacevolissimo.

Ovviamente, c’è la possibilità di fare tutto. Praticamente tutto. Dunque di tornare in discoteca – quando sarà possibile (l’ex Karcere in via San Basilio è tra i posti consigliati, così come il Samanà in via delle Industrie).

O magari di prendere una birra in serenità una volta conclusa la tua giornata: senza spendere molto, nel quartiere più vivo della città, ci sono tanti locali per prendere da bere e chiacchierare all’esterno. La classica serata in via Chiavettieri.

Da non sottovalutare la situazione concerti: in tempi di regolare “promozione”, Palermo è tappa ambitissima di tantissimi musicisti, cantanti, spettacoli. Nessuna preclusione, anzi…

Ovviamente, sii turista della città!

Come un comandamento, perché a questo teniamo particolarmente. Anche perché a Palermo è difficile non trovare qualcosa da vedere.

E se proprio sei a corto di idee e di giga a disposizione, ti diamo un elenco di dieci (più bonus) luoghi da visitare:

  • La Cattedrale di Palermo. Che è il simbolo della multiculturalità di questa città: prima basilica paleocristiana, poi moschera, infine nuovamente chiesa con i Normanni. Quante storie sa raccontare.
  • E quante ne sa raccontare la Chiesa della Martorana. In piedi dal 1143 dall’ammiraglio Giorgio d’Antiochia, fedele servitore del re normanno Ruggero II. Alla voce “chiesa bizantina”, sul tuo libro di storia dell’arte, c’era proprio lei.
  • Probabilmente, uno spazio era dedicato anche alle Catacombe dei Cappuccini. Il luogo dove i vivi incontrano i morti: la descrizione è un filino macabra, ma il Convento di Palermo è un must ed è una storia importantissima.
  • Palazzo dei Normanni Cappella Palatina sono sotto la tutela dell’Unesco, e già basterebbe a incuriosire; per i patiti d’arte c’è poi la Galleria regionale Palazzo Abatellis, così come la Fontana Pretoria per gli amanti delle sculture, con divinità e figure mitologiche create dalla mente e dall’opera del fiorentino Camilliani.
  • Un ultimo spazio lo dedichiamo solamente alle spiagge, con il clima di Palermo che le rende “abitabili” da aprile a ottobre: Mondello è la più famosa, Ustica è un gioiellino, Capaci Cefalù sono senza eguali, così come Pollina.

Un giretto prima della calca di turisti, va assolutamente fatto. Tutto facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e privati.

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Il nostro verdetto

Marketers rating (da 0 a 5 🧢)

  • Meteo: 🧢🧢🧢🧢🧢
  • Sicurezza: 🧢🧢
  • Trasporti: 🧢🧢🧢
  • Ospitalità: 🧢🧢🧢🧢
  • Vita notturna: 🧢🧢🧢
  • Facilità nel trovare casa: 🧢🧢🧢
  • Presenza e qualità co-working: 🧢🧢🧢
  • Presenza di nomadi digitali: 🧢🧢🧢
  • Accesso Wi-fi: 🧢🧢
  • Velocità Wi-fi: 🧢🧢🧢
  • Collegamenti con l’Italia e l’Europa: 🧢🧢🧢
  • Livello di digitalizzazione: 🧢🧢🧢
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