Nel corso dei secoli istruzione e insegnamenti sono cambiati acquisendo sempre più importanza nella società.
Nell'antico Egitto l'istruzione era rivolta alle persone che avrebbero dovuto occuparsi delle funzioni amministrative dello stato. I bambini dovevano frequentare le lezioni, dalle prime ore del mattino a mezzogiorno, svolte da un insegnante elementare che aveva nozioni di calcolo e di calligrafia. Lezioni che erano dedicate principalmente allo studio delle lettere con memorizzazione, dettatura e copiatura. I bambini che andavano a scuola sarebbero poi diventati funzionari e scribi.
Le lezioni in genere si svolgevano all'aperto con gli alunni seduti su stuoie con pennelli che utilizzavano per scrivere su cocci di terracotta. Gli scribi dovevano frequentare una scuola di livello superiore dove studiavano anche materie come matematica, geometria, medicina, geografia, fisica, storia e religione
Nell'antica Grecia invece i bambini delle famiglie ricche venivano seguiti, in casa, da un maestro privato dall'età di 7 anni. Gli alunni dovevano imparare scrittura, lettura, aritmetica e i poemi omerici con una parte della giornata dedicata alla ginnastica.
L'ordinamento scolastico era diverso a Sparta e ad Atene:a Sparta i bambini dai 7 ai 12 anni venivano arruolati dallo Stato che li affidava a un educatore e seguivano un’educazione prevalentemente fisica. L’obiettivo era creare un esercito forte; ad Atene i giovani venivano addestrati nelle arti con le femmine che imparavano a leggere e scrivere a casa mentre i maschi restavano nella propria dimora fino a 6 o 7 anni.
Dai 6 ai 14 anni frequentavano una scuola elementare di quartiere o privata. Raggiunti i 14 anni alcuni studenti seguivano corsi di studio superiori fino ai 18 anni quando entravano nella scuola militare per un paio di anni.
Nell’Antica Roma la prima educazione dei bambini era affidata ai genitori: la madre li si occupava dei “buoni sentimenti”, il padre dello sviluppo fisico e dell’insegnamento di lettura, scrittura e leggi dello Stato. Successivamente le famiglie nobili cominciarono ad affidare i propri figli a uno schiavo istruito. A 6 anni i bambini iniziavano la scuola, che aveva una durata di 8 mesi e con 6 ore di lezione al giorno, del ludi magister. Qui gli alunni imparavano a leggere, scrivere e a fare i calcoli.
Gli alunni indisciplinati venivano puniticon la verga o la frusta di cuoio. A 12 anni i maschi passavano al secondo livello di istruzione con un insegnante che arrivava da Grecia, Asia o Egitto e insegnava lingua e letteratura greca e latina, storia, geografia, fisica e astronomia. Le femmine invece dovevano imparare a occuparsi dei lavori domestici. A 17 anni via al terzo livello di istruzione destinato per chi intraprendeva la carriera politica.
Nell’epoca medievale l'istruzione era affidata principalmente alla Chiesa. Il livello di analfabetismo era molto elevato nonostante tutti potessero accedere all'istruzione elementare. Le famiglie nobili spesso e volentieri assumevano dei religiosi per l'istruzione dei propri figli. Verso il XII secolo la situazione della scuola inizia a cambiare con la scomparsa delle scuole parrocchiali e la nascita di nuove scuole religiose, affidate a benedettini e a domenicani, e delle prime scuole laiche private e comunali dove in genere in ogni scuola insegnava solamente un maestro che poteva avere più di 100 allievi.
Col passare dei secoli e con l’avvento dell’Illuminismo l’istruzione cominciò ad assumere la condizione di situazione necessaria oltre che naturale nella concezione di essere umano. L’avvento delle scuole pubbliche, e il coinvolgimento sempre più costante dei ceti più bassi, ha contribuito alla crescita dell’insegnamento e della cultura generale in tutto il mondo.
E l’insegnamento a distanza?
Anche questo ha una ricostruzione storica a cui occorre dare un occhio.
Questa modalità oggi è legata a Internet e allo sviluppo digitale ma pone le sue radici concettuali più indietro nel tempo.
La nascita della formazione a distanza: i corsi per corrispondenza
Nel 1837 è l’inglese Isaac Pitman che comincia a insegnare corsi di stenografia per corrispondenza in Gran Bretagna. Siamo nel pieno dell’’800 quando viene escogitato questo nuovo modo di raggiungere gli allievi nel mondo: lui invia per posta testi ed esercizi agli studenti che ricevono, compilano e rispediscono.
Nel 1883 lo stato di New York autorizza le lauree per corrispondenza al Chautauqua Institute.
Verso fine la fine del 1800 William Harper crea i primi corsi universitari per posta all’università di Chicago, creando di fatto la prima università a distanza del mondo.
Il primo approccio tecnologico lo troviamo con la diffusione della radio. Nel 1921 le università di Salt Lake City, Wisconsin e Minnesota danno vita ai primi corsi d’istruzione via radio.
1960, Daniel Alpert e Don Bitzer, un fisico e un ingegnere elettronico della University of Illinois collaborano per dare vita a Plato: software che varca i confini della storia come primo programma interamente dedicato all’insegnamento. Il sistema originario di Plato lavora per quasi 40 anni, operando su un computer formato da un televisore e una tastiera. In pochi anni vengono caricate su Plato circa 15mila ore di lezione e scala in altre università grazie al BBS (Bulletin Board System) ossia un sistema telematico che connette computer remoti a un elaboratore centrale.
Ovviamente con l’avvento della televisione si ottiene un salto di qualità nella formazione, grazie all’opportunità di aggiungere le immagini a lettura e ascolto. Questa evoluzione porta alla nascita dell’Istructional Television Fixed Service nel 1963 per riservare frequenze di trasmissione a istituzioni che volessero divulgare corsi via televisione.
Il più grande esperimento di e-learning prende piede nella University of Alberta nel 1968. Per sviluppare il suo programma di didattica a distanza, l’università utilizza una rete di computer, IBM 1500. Ventimila persone hanno potuto beneficiare del sistema in circa 17 classi diverse con il network che consente agli insegnanti di spedire corsi, rispondere alle richieste degli studenti e anche di mettere voti.
Nel 1970 viene definito dal Dr. Luskin il concetto di “telecorso” specificando come esso fosse un corso di studi completo e conforme agli standard accademici.
12 anni più tardi la National University Teleconferencing Network invia per la prima volta informazioni a 40 istituzioni universitarie via satellite 2 anni più tardi viene istituito il primo corso di laurea online dal New Jersey Institute of Tech.
Gli anni ’90 segnano la chiave di volta nel mondo dell’e-learning: nel 1997 l’Università virtuale della California mette a disposizione 1500 corsi online nel 1997. Nello stesso anno nascono i CSM (Course Management System) che permettono sia di fare dei test online per verificare le capacità degli utenti, sia la costituzione di un percorso formativo personale a ogni soggetto.
Due anni dopo nascono anche i LSM (Learning Management System) ponendo il Web come protagonista indiscusso dell’apprendimento a distanza.
Il decennio degli anni ‘90 è definibile come l’era del CBT (Computer Based Training): corsi ricchi di audio, video e immagini fruibili attraverso un elaboratore grazie ai floppy disk prima e ai CD-ROM poi.
Agli inizi degli anni 2000 il movimento OpenCourseWare che ha origine in Germania ma che poi trova ampio respiro quando il progetto viene adottato dal MIT di Boston. Al momento del lancio il sito contiene circa 50 fra corsi testuali, audio e video ed esercitazioni. Il progetto è sotto licenza Creative Commons, e consente a chiunque di guardare, scaricare, condividere il materiale in base alle sue necessità.
Tutto quello che succede dopo segue il costante sviluppo tecnologico del nuovo millennio arrivando alla facilità di fruizione dell’e-learning che conosciamo ora. A ogni innovazione tecnologica corrispondono nuove modalità di formazione: il progresso è in continuo aggiornamento così come tutte le piattaforme utilizzate per l’insegnamento digitale e a distanza.
La bussola del mercato
La pandemia ristabilisce i confini?
È passato ormai più di un anno dall’inizio della pandemia di Covid-19. In 12 mesi le conseguenze sull’istruzione dei bambini, delle bambine e degli adolescenti sono ben visibili: sono stati persi mesi di istruzione in tutto il mondo che non saranno semplici da recuperare e che potrebbero avere effetti sulla società del futuro.
Ecco i dati globali.