Spotify Advertising: come creare una campagna e quanto costa

31 Marzo 2022
Marketers

La piattaforma di streaming musicale ha dichiarato nello scorso trimestre 142 milioni di euro di ricavi raggiunti grazie al paid advertising sugli account free. Ma quanto costa l’advertising su Spotify?

È di pochi giorni fa la notizia secondo cui Spotify sta testando una nuova soluzione pubblicitaria per i brand che potranno sponsorizzare le playlist “Discover Weekly”, ovvero le playlist create sulla base delle scelte musicali degli utenti.

Questa opzione è sicuramente interessante per gli inserzionisti perché potranno raggiungere audience sempre più in linea con i propri obiettivi.

Ma facciamo un passo indietro e andiamo per ordine.

In questo articolo vedremo quali sono ad oggi i numeri di Spotify e quanto effettivamente la piattaforma di audio streaming guadagna attraverso le attività di paid advertising.

Scopriremo qual è l’offerta in termini di formati pubblicitari e di strumenti che Spotify mette oggi a disposizione degli inserzionisti.

E infine scopriremo come creare una campagna su Spotify e quali sono i costi.

 

I numeri di Spotify oggi

Secondo i dati del terzo trimestre del 2018 pubblicati dalla piattaforma, Spotify conta oggi 191 milioni di utenti attivi, di cui 87 milioni di account Premium.

Per quanto riguarda i ricavi di Spotify nel terzo trimestre dello scorso anno ha dichiarato di aver raggiunto 1,21 miliardi di euro grazie agli utenti che hanno sottoscritto un abbonamento Premium.

Gli investimenti pubblicitari sugli account free hanno invece generato 142 milioni di euro, provenienti principalmente dagli Stati Uniti e dal servizio di Programmatic offerto ai brand.

spotify dati utenti revenue Q3 2018Questi numeri sono certamente destinati ad aumentare. Spotify ha infatti dichiarato che il totale degli utenti mensili aumenterà nel primo trimestre del nuovo anno fino a 199-206 milioni e gli utenti di Premium saranno circa 93-96 milioni.

Spotify Advertising: i formati pubblicitari

Attualmente Spotify offre diverse tipologie di formati pubblicitari agli inserzionisti e ai brand:

  • Audio: Riproduce un annuncio pubblicitario tra i brani durante le sessioni di ascolto attive. L’annuncio è accompagnato da un banner display cliccabile, nell’area della copertina, che può portare gli utenti a una pagina di destinazione specifica.
  • Video: Questo formato comprende due opzioni. Le Sessioni Sponsorizzate, ovvero il brand offre agli utenti “freemium” 30 minuti di ascolto senza pubblicità al termine della visione dell’annuncio video. La secondo opzione, il Video Takeover, si posiziona invece come gli audio tra l’ascolto di un brano e un altro all’interno dei break pubblicitari.

spotify formati pubblicitari

  • Display: Questo è il formato più classico e più familiare agli advertiser che comprende banner overlay, anche in home page, che sono disponibili principalmente per le versioni desktop e web app della piattaforma di audio streaming.
  • Sponsorship: Attraverso le “Sponsored Playlist” i brand possono associare il proprio nome alle playlist di maggior successo gestite o di proprietà di Spotify, usufruendo in maniera esclusiva degli spazi pubblicitari all’interno di quest’ultime.

Spotify Ad Studio: la piattaforma di self-service di Spotify

Ad aprile del 2018, in occasione della pubblicazione dei dati del trimestre aprile-giugno, Spotify ha rilasciato Spotify Ad Studio, una piattaforma di self-service per la creazione di campagne pubblicitarie, disponibile in beta testing solo negli Stati Uniti e da poco anche in Canada e UK.

L’obiettivo della piattaforma di self-service è quello di dare in mano ai brand, anche i più piccoli, uno strumento per gestire in autonomia campagne di advertising, con budget flessibili e verso un pubblico altamente targettizzato.

Secondo quanto riportato da Spotify all’interno del suo blog sono due i fattori che rendono Spotify Ad Studio così efficace.

Il primo fattore è la “Streaming Intelligence” ovvero la comprensione che Spotify ha dei propri utenti attraverso l’analisi dei dati d’ascolto, riguardo ai loro stati d’animo e ai contesti in cui stanno ascoltando la musica e riguardo le loro preferenze musicali.

Le funzionalità di targeting di Spotify Ad Studio non si basano infatti solo su età, sesso e posizione geografica, ma anche su generi musicali e playlist.

Il secondo fattore di efficienza della piattaforma è la “Potenza dell’Audio“: secondo la ricerca di Nielsen Media Lab (partner ufficiale di Spotify per la misurazione), gli utenti sono ormai propensi all’ascolto e gli annunci audio hanno un forte impatto sulle intenzioni di acquisto (2 volte in più rispetto ai classici annunci display).

Come creare una campagna su Spotify Ad Studio e quanto costa

Spotify Ad Studio è una piattaforma abbastanza semplice e lineare da utilizzare e i passaggi per la creazione di una campagna sono simili a quelli delle maggiori piattaforme di advertising: scelta dell’obiettivo, opzioni di targetizzazione, posizionamento e budget, creazione dell’inserzione.

Vediamo nel dettaglio tutti gli steps da compiere per lanciare le nostre Spotify Ads:

  1. Scelta dell’obiettivo

A differenza di Facebook, o di altre piattaforme, che offrono una varietà più ampia di obiettivi, Spotify offre attualmente soltanto due obiettivi:

  • Aumento dell’awareness del Brand
  • Promozione di un concerto o di un contenuto musicale

spotify ads obiettivi

A meno che non si tratti di una casa discografica o di un artista, il primo obiettivo è quindi quello più adatto alla maggior parte dei brand.

In questa fase, per andare avanti è necessario, come spesso accade anche nelle altre piattaforme, dare un nome alla campagna.

  1. Opzioni di targeting, posizionamento e budget

La prima scelta di targeting è sulla posizione geografica, che può essere inserita per paese, città o contea (non è presente l’opzione per codice postale per il momento). In realtà queste opzioni sono disponibili solo per i paesi in cui Ad Studio è in beta test, per gli altri è disponibile soltanto l’inserimento del paese.

Successivamente si sceglie l’età dell’audience tra 13 e 65 anni o più, perfettamente in linea con le opzioni disponibili su Facebook. Stessa cosa vale per il genere: Uomo/Donna/Tutti.

Per quanto riguarda i posizionamenti la scelta può invece ricadere su iOS, Android o Desktop, selezionabili insieme o separatamente.

Ciò che è interessante sono però le opzioni di “Comportamento in ascolto”.

Spotify Ad Studio permette infatti di selezionare l’audience in base ai gusti musicali e rilascia tre principali opzioni tra cui scegliere: tutti gusti musicali (“Target All Music”), per genere musicale (ad esempio Alternative, Jazz, Pop ecc.) e infine per categoria di playlist.

spotify ads target

La categoria di playlist è ciò che si avvicina maggiormente alle opzioni di targeting comportamentale di altre piattaforme di advertising in quanto le playlist si basano su attività e stati d'animo specifici (ad esempio, Cucina, Allenamento, Concentrazione, Studio ecc).

Ultima scelta, ma non meno importante è quella del budget.

Spotify Ad Studio richiede agli inserzionisti di spendere almeno 250 dollari per l’avvio di una campagna, non è possibile selezionare un budget minore.

Il budget verrà distribuito automaticamente tra le date di inizio e di fine precedentemente selezionate per la campagna. Bisogna tener presente che la data di inizio verrà poi  impostata almeno due giorni dopo per via del processo di approvazione che richiede molto tempo.

  1. Creazione dell’annuncio

Le creatività degli annunci Spotify Ads sono file audio di 30 secondi, accompagnati da un’immagine di copertina e un titolo. Bisognerà inserire anche un link alla pagina di pagina di destinazione a cui si vogliono indirizzare i click dell’annuncio.

È possibile caricare un audio già creato con l'opzione “Carica audio” o richiedere un “Voiceover”, ovvero sarà Spotify a far leggere per te l’annuncio.

spotify ads creazione inserzione

L’opzione di creazione del Voiceover di Spotify Ad Studio è gratuita e da la possibilità agli inserzionisti di scrivere uno script con le specifiche sul contenuto del messaggio e di scegliere il tipo di voce più adatto (Uomo, Donna, Bambino ecc).

Spotify Advertising conviene?

Non avendo ancora a disposizione in Italia tutte le feature disponibili in Usa, Canada e Uk non è possibile oggi trarre delle conclusioni sullo strumento, quindi non è semplice stabilire oggi quanto convenga la pubblicità su Spotify.

Quello che possiamo immaginare è però il grande potenziale che questa piattaforma può sviluppare nei prossimi anni.

Se si prendono in considerazione i dati rilasciati da IFPI sul consumo di musica in streaming secondo cui nel 2018 un utente ha consumato in media 18 ore a settimana ascoltando musica, non è difficile immaginare nei prossimi mesi un aumento degli investimenti di advertising sulla piattaforma.

E Spotify non si farà trovare impreparato.

L’annuncio sulle sponsorizzazioni delle playlist “Discover Weekly” rappresenta infatti un’apertura verso gli inserzionisti sempre alla ricerca di nuovi formati e piattaforme in cui trovare audience sempre più targetizzati.

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