MasterCard continua a lavorare sul branding: dopo aver annunciato, poco più di un mese fa, il cambio del logo, la multinazionale americana ha lanciato la propria identità audio.
Un concetto che potrebbe sembrare complicato, ma in realtà molto più “quotidiano” di quello che si possa pensare.
Si tratta di creare un suono che sia legato, in modo immediato, a un determinato marchio.
Il suono di Mastercard: un nuovo tassello nel rebranding della società
La “sonic brand identity” è, in poche parole, è il “suono del brand” – che potete ascoltare al minuto 1:05 di questo video:
La compagnia ha annunciato che questa “architettura sonora completa” sarà usata in diversi ambiti: nelle pubblicità, ma anche quando un cliente completerà una transazione con la propria carta.
Mastercard, per supportare questo lancio, ha organizzato una campagna di marketing multicanale intorno i Grammy Awards.
Voice e audio marketing: uno sguardo nel futuro
Il suono è stato sviluppato con l'aiuto di artisti e musicisti, come Mike Shinoda dei Linkin Park.
Un'operazione che dimostra ancora una volta la crescente importanza del voice e audio marketing.
Secondo studi citati da Mastercard nel proprio comunicato, il voice shopping, entro il 2022, arriverà a generare ricavi per 40 miliardi di dollari.
Che cos'è il sonic branding?
Il sonic branding consiste nel legare un suono all'identità di un brand: un esempio è “I'm Lovin' it!” di McDonald's.
Ma esistono altri esempi possibili: il tono d'accensione dei Mac oppure il celebre motivetto di 20 Century Fox.
Anche Visa, circa un anno fa, ha lanciato il proprio sonic brand: secondo loro studi, l'aggiunta di un suono alla fine di una transazione aumenta la fiducia dei clienti dell'83%.
Un'indicazione importante, per esempio, per consulenti di web marketing che vogliano proiettare i propri clienti nel futuro.