La SERP di Google sembra pronta a cambiare veste ancora una volta.
Infatti, alcuni utenti si sarebbero accorti di alcune importanti modifiche al featured snippet del motore di ricerca. Procediamo con ordine.
Cos'è il featured snippet?
All'interno della SERP, in base al tipo di ricerca effettuata, Google potrebbe mostrare un risultato posto prima di tutti gli altri (il cosiddetto “risultato zero”) in un particolare riquadro contenente le informazioni che l'utente sta cercando.
Si tratta, in sostanza, di un tentativo da parte di Google di soddisfare la richiesta dell'utente senza che vi sia il bisogno di cliccare su un sito esterno.
Ecco un esempio di featured snippet, attraverso il quale Google prova a rispondere direttamente alla richiesta dell'utente.
In questo caso, come possiamo vedere, si tratta di Wikipedia.
Quali sono le novità?
Dopo questa premessa, passiamo ai fatti.
Il nuovo featured snippet userà diverse fonti e metterà insieme i contenuti di più siti per fornire un unico risultato.
In molti si sono lamentati dell'assenza di link verso le fonti dei contenuti all'interno dello snippet, costituendo di fatto un danno ai publisher.
A proposito di aggiornamenti, lo sai che alcuni giorni fa si è parlato di un possibile update dell'algoritmo di Google?
Arriva la replica di Google
Su Twitter non si è fatta attendere la risposta di Danny Sullivan, uno dei principali volti di Google SearchLiaison, progetto nato per facilitare la comprensione del funzionamento del motore di ricerca.
In una serie di tweet, Sullivan ha detto la sua riguardo le perplessità sollevate da molti SEO:
“[…] il futuro di Google Search consiste nel continuare a supportare l'ecosistema. Noi e gli utenti non possiamo crescere, se l'ecosistema intero non cresce. […] Di ogni funzionalità che vedete, è stato valutato il suo impatto sull'ecosistema.”
E poi aggiunge:
“Affinché tutti noi possiamo crescere, il motore di ricerca deve continuare ad evolvere. Seppur pensi che i SEO abbiano diritto a sollevare perplessità riguardo questi nuovi formati, penso anche che dovrebbero rendersi conto che tali nuovi formati portano nuove e gradite opportunità.”
Insomma, se Sullivan da una parte prende atto dei dubbi diffusi tra publisher e SEO, dall'altra conferma l'intenzione di Google di far evolvere il suo sistema di ricerca.